Re:
Scritto da: Barone 57 20/01/2007 0.12
Domani saranno 500 partite per Alex
Tutto cominciò il 12 settembre del 1993. La Juventus giocava a Foggia, quarta partita di campionato. Partita insignificante nella storia del club bianconero, ma fondamentale per Alessandro Del Piero. Al 29’ del secondo tempo, Trapattoni tolse Ravanelli e fece debuttare il ragazzo di San Vendemiano, 19 anni. Sette giorni dopo al Delle Alpi con la Reggiana arrivava anche il primo gol ufficiale. Quella dell’esordio fu una stagione ancora a mezzo servizio, ovvero Alex si divideva fra prima squadra e Primavera, con cui vinse lo scudetto. Poi nell’annata successiva arrivò Lippi e Del Piero non uscì più di squadra. Giocò al posto di Roberto Baggio, mise insieme 50 presenze e contribuì in maniera determinante alla conquista del primo scudetto dell’era lippiana. Da quel 12 settembre a oggi quattordici stagioni e 499 partite. Sabato il capitano entra nel club dei cinquecento. Finora soltanto due giocatori hanno fatto meglio di lui: Scirea con 552 presenze e Furino con 528.
I suo sono numeri importanti. Oltre alle 331 presenze in campionato, Del Piero vanta anche 79 partite in Champions League e 19 in Uefa. Purtroppo per lui anche già 15 in serie B. E in fatto di reti segnate, Pinturicchio è già da tempo primatista assoluto. Con la rete segnata martedì al Cesena ha raggiunto quota 203. Boniperti è rimasto a 179, fra i bianconeri in attività il più vicino è Trezeguet con 132 reti.
Con la Juve ha vinto tutto, mettendo un sigillo indimenticabile sulla conquista della Coppa Intercontinentale a Tokyo contro il River Plate. Ha segnato gol su cui ha messo la sua griffe. Ma la sua carriera è stata segnata anche da momenti di grande difficoltà. Su tutti il grave infortunio dell’8 novembre 1998 a Udine, che lo tenne fuori squadra per 9 mesi. Un episodio che ha fatto da spartiacque alla sua carriera, perchè dal ritorno in campo a oggi la continuità in campo non è più stata la stessa.
Mi inquino anche io dinanzi a uno dei pochi calciatori che rispetto dal profondo del cuore. Esempio di rettitudine e irreprensibilità, Campione che supera gli sbarramenti di qualsiasi tifoseria, Bandiera ormai rara di un Giuoco del Calcio migliore, e che al giorno d'oggi di sport ha ormai ben poco.
p.s. anche io mi associo a chi vuole :badbad:
:fuck3:
Capello, ero assai dispiaciuto pure io di come lo trattava.
[Modificato da JCR 27/01/2007 9.16]