Assalto al preside di Lettere alla Sapienza

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
il rat-man
00domenica 1 giugno 2008 10:56

Tira una brutta ariaccia tra i corridoi, infiniti e tutti uguali, del palazzone littorio sede della Facoltà di Lettere e Filosofia alla Sapienza. E in un'atmosfera deja vu riecheggiano parole sinistro-saure (collettivi, antifascismo, okkupazione, aggressione squadrista) per sciatti copioni, già letti.

La sinistra scompare dagli scranni del Parlamento, e voilà si rimaterializza nella cittadella del sapere. «Sapienza defascistizzata, dimissioni per il preside Pescosolido»: invocano perentori gli studenti dei collettivi di sinistra. Il preside di Lettere Guido Pescosolido è stato messo sulla graticola perchè «reo» di aver autorizzato un convegno sulle Foibe che prevedeva l'intervento di «ospiti xenofobi neofascisti». Un clima d'intolleranza e violenza alimentato dalla rissa scoppiata in via De Lollis tra esponenti di opposte fazioni politiche e culminato, giovedì scorso, quando il preside Pescosolido ha denunciato di essere stato, durante «un'occupazione» di facoltà, sequestrato in presidenza per circa venti minuti da un gruppo di studenti dei Collettivi di sinistra. «Io e i miei collaboratori non potevamo uscire - ha detto il preside - Hanno cercato di sfondare la porta prendendola a calci. Gridavano "dimettiti o ti mandiamo via noi, non ti faremo più insegnare, non potrai più mettere piede qui». Un gesto di prevaricazione grave e inquietante. Il preside di Lettere, professore di Storia Moderna, una vita dedicata allo studio, allievo di Rosario Romeo e Renzo De Felice, è stato costretto a chiedere aiuto: «Ho chiamato la polizia alla quale rivolgo i miei ringraziamenti più sentiti». L'esperienza lo ha sconvolto e indignato: «Se una ventina di poliziotti in borghese devono accompagnare il preside che esce dalla facoltà... fate voi».
Contrasti con gli studenti ci sono già stati in passato: «Talvolta hanno avuto dei comportamenti violenti - dice ancora il preside - ma non ho mai avuto la sensazione di persone che con me sarebbero passate a vie di fatto». Da registrare anche una minaccia fisica che potrebbe spingere il preside a chiedere, davvero, le dimissioni. «Io ho fatto una denuncia precisa alla polizia - spiega Pescosolido - riferendo che uno mi ha rivolto una frase minacciosa. Mi ha chiesto se avevo figli, mi ha battuto un colpetto sulla spalla e si è allontanato». Alla scena hanno assistito dei testimoni. «Non ero solo. Con me c'era un collega che ha fatto la stessa denuncia. Siamo in due ad aver riferito allo stesso commissariato la stessa descrizione». Per ora, comunque, niente dimissioni. «Sono stato eletto preside tre volte consecutive, darò le dimissioni quando il Consiglio di Facoltà me lo chiederà. E non me lo ha chiesto, anzi, mi ha espresso solidarietà». Ieri mattina, infatti, s'è riunito il Consiglio di Facoltà che ha condannato fermamente «ogni forma di violenza utilizzata come arma politica» e ha ribadito che «i valori dell'antifascismo sanciti dalla Costituzione sono alla base dell'operare in un'istituzione pubblica qual è la Facoltà di Lettere e Filosofia». Il Consiglio ha, dunque,confermato la propria fiducia al preside. Quelli che l'altro giorno lo hanno contestato nel suo ufficio hanno usato «un linguaggio violento nella forma». Sono quelli, sedicenti studenti (decisamente cresciutelli, sicuramente fuoricorso) che pensano che occupare la Facoltà sia una cosa normale e dimenticano di dire che in realtà è un reato. A proposito del convegno sulle Foibe, Pescosolido dice ora che sarebbe disposto a dare di nuovo l'autorizzazione «perchè è giusto, è democratico far parlare anche chi non la pensa come noi». In generale il preside definisce «intollerabile» la situazione che si è creata in questi giorni. Ma a chi gli chiede se stiamo per ripiombare in un clima di violenze e intolleranza anni Settanta risponde deciso: «Ma per carità, non diciamo sciocchezze».



i nostalgici delle occupazioni ci sono sempre in università, peccato per loro che la situazione rispetto agli anni 70 è totalmente diversa, potrebbero trovarsi qualche altro hobby e magari andarci davvero ai convegni sulle foibe [SM=g27827]
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 08:10.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com