Maybe on hearth. Maybe in the future
Tsumo Nihei ci presenta un mondo sconosciuto (Maybe on hearth), enorme ed opprimente. Nihei non ci da' nessuna certezza...ma andiamo con ordine
La storia
non so' se si possa parlare di una storia vera e propria in Blame!, infatti sono incredibilmente poche le cose che sappiamo.
Killy, il protagonista, si aggira per questo mondo alla ricerca della "rete dei geni terminali", e nel suo viaggio incontrera' vari personaggi, tra cui Tsubo, l'unica che lo accompagnera' per il suo viaggio, e l'unica che cambiera' completamente (ma non vi dico come ). Durante uil suo eterno pellegrinare dovra' affrontare gli esseri di silicio e le safe guard. Poi chi questi siano è un'altro discorso.
Un'unico appunto alla storia: dove siamo?
quello di killy e tsubo è un mondo strutturato su migliaia di livelli (di origine artificiale, si direbbe), e in ogni livello esiste in ecosistema a se stante, spesso isolato dagli altri livelli. Gli esseri umani che troveremo nei vari livelli hanno sviluppato delle particolarita', delle mutazioni.
Ah, dimenticavo: è senz'altro una storia decisamente cyber-punk
Se a questo aggiungete la quasi totale mancanza di dialoghi, capirete quanto è difficile capire qualcosa in 'sto manga^^
I disegni
Il disegno di Nihei è decisamente particolare, anti-conformista rispetto al manga moderno. Sono evidenti le influenza del fumetto francese, molto evidenti.
Il tratto, soprattutto nei primi 4/5 numeri, è molto insicuro, spesso è evidente come sia tornato sui suoi passi con la china, mentre negli ultimi diventa piu' netto, piu' sicuro. Ma vi ritroverete ad apprezzare il primo nihei, quello insicuro, infatti il tratto meno deciso aggiunge e struttura meglio l'atmosfera opprimente, il senso di insicurezza che predomina in blame!
Un unica vera critica al disegno: le espressioni. Non c'è niente da dire, le facce di blame! sono terribilmente inespressive (cmq migliora con il progredire delle uscite). Per qualcuno questo fa parte dell'atmosfera, e anche se è vero che l'inespressivita' alimenta l'insicurezza, credo sinceramente che si basi sull'incapacita' di nihei sulle espressioni
Punta di diamante invece sono le ambientazioni (nihei, prima di fare il mangaka, era architetto), veramente belle.
Blame!
TIrando le somme...
Non è un manga facile Blame!, nel senso che o è molto complesso o fin troppo semplice. C'è chi lo adora e chi lo odia
Chi ci vede una rivoluzione artistia e chi solo trash.
Per quanto a me piaccia (e molto) cerchero' di essere oggettivo
nihei non è certo il migliore dei mangaka, il disegno e anche alcune parti di storia lo dimostrano, verissimo. Ma cmq, in generale, il suo manga è cmq appassionante.
Nihei catapulta in un mondo diverso dal nostro senza spiegarci le regole, e noi ci dobbiamo adattare a queste, senza conoscerle, solo intuendole
ecco, è questa idea di base che è la vera forza di blame!, nienta'ltro. Il brivido di non sapere (chi ha detto neon genesis evangelion?) e di dover accettare tutto quello che viene presentato, senza sapere di cosa si tratta.
Ecco, questo è Blame!, un manga diverso. Diverso, forse non rivoluzionario (non ha certo la forza di ribaltare il mondo dei fumetti come Watchmen di Moore o Le garage Ermetique di Moebius ) ma diverso.
Pubblicato dalla panini
In jappa è stato completato con il 10° numero, qui siamo fermi al 9°
i primi numeri sono stati ristampati
€4,00 l'uno
Assieme al 9, in fumetteria, era possibile prendere anche Noise, manga autoconclusivo di nihei che, in qualche modo, toglie qualche dubbio sul mondo di Blame!