Borderline

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LK
00mercoledì 15 giugno 2005 21:01
Dato che vedo & prevedo un futuro incremento nell'interesse verso i fumetti editi dalla Free Books, dopo Fray e SiP, buttiamoci su Borderline, fumetto argentino opera di Carlos Trillo (testi) & Eduardo Risso (disegni), con copertine di Giuseppe Palumbo.

Innanzi tutto, ammetto la mia ignoranza: leggo che Carlos Trillo ha alle spalle una carriera quarantennale contrassegnata dall'ideazione di autentiche pietre miliari del fumetto internazionale ma, prima di ricevere i numeri 1 e 2 di Borderline in prestito, ne avevo a stento sentito parlare e non avevo letto nulla di suo. Idem per Risso.
Pazienza, poniamo rimedio:
Edito da Free Books, per complessivi 7 albi da 96 pagine b/n a 2,40 € l'uno, Borderline è una "saga cyberpunk" pubblicata alla fine degli anni '80 e ambientata nel sudamerica, in un futuro moderatamente remoto e tutt'altro che ottimista in cui le differenze di classe sono più estremizzate che mai.
Il teatro della storia è una delle megalopoli senza nome in cui, dopo della Guerra delle Emanazioni, vivono gli uomini, suddivisi in base alla ricchezza tra quelli che possono permettersi di vivere nel castello e "scegliere direzioni sbagliate in modo che altri paghino l'errore", i militari di professione o arruolati forzatamente e infine gli infralumpen, la feccia della civiltà, non ancora sterminati per motivi pratici: si fa prima a prelevare gli organi necessari da loro che a pagare quelli clonati dai vivai.
Qui vivevano Emil e Lisa, relativamente felici fin quando lui non preferì drogasi e, vittima della dipendenza, pagare una dose vendendo Lisa...
Prima costretta a prostituirsi, poi trasferita in una clinica clandestina e privata di quasi tutti gli organi utilizzabili, Lisa è stata "salvata" dalla morte da Mike e Jack, ufficiali della milizia del Consiglio e trasformata in un'agente forzata, Crash. Per contro, Emil è diventato Blue, un Centurione dieci anni e lavora per l'altra forza di governo della città, la Giunta.
Nella lotta (per l'imposizione alle masse di due tipi di droga) che mina l'equilibrio di potere tra Consiglio e Giunta, le vite di Crash e Blue si incrociano nuovamente, evidenziando come nonostante il tempo passato, il rimorso da una parte e l'odio dall'altra, i due siano ancora legati.

Al di là del procedere della vicenda, c'è da dire che Trillo gestisce bene sia il ritmo degli eventi, rallentato e coadiuvato spesso dalle didascalie che scandiscono i pensieri di Crash (incapace di capire le parole altrui e comunicare senza l'ausilio di un decodificatore a causa di un incidente durante il reimpianto degli organi) e il dialogo mentale di Blue con la voce che "sente" nella sua testa, sia i vari personaggi.
Questi ultimi, spesso grotteschi e sopra le righe, vengono delineati graficamente grazie al bianco e nero stilizzato, un po' malfermo e volutamente "sporco" di Risso(*), dosato in vignette a volte desolantemente vuote, altre più ricche di particolari ma ugualmente capaci di riflettere il mondo decaduto e disperato in cui si muovono i nostri.

(*) che, per dirla tutta, non è che mi piaccia più di tanto... però male non ci sta.

[Modificato da LK 15/06/2005 21.07]

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