Danilo Andolfi
00mercoledì 2 giugno 2004 22:10
Qui, in Calafuria, solo su questo fiordo labronico
lo Scirocco, sensualmente umido, ti scalda il corpo,
il Maestrale con fresche folate ti stimola i pensieri,
la Tramontana, fredda e tagliente, spiana il mare,
il Libeccio, impetuoso e potente, ti lava l’anima.
Il Libeccio è grandioso, impenna il mare in ondate,
frantumandole contro gli scogli in mille spruzzi,
piega le tamerici, profuma i pini, sibila con furia,
poi si placa, rimane amico, si dilegua. Figlio del mare,
é il nostro vento, il vento labronico. Fremito livornese.
I venti impetuosi, il mare spumeggiante, li scogli rosa,
l’azzurro del cielo, il verde dei pini e quello lecci,
l’amaranto del tramonto, il giallo forte delle ginestre,
si uniscono per darti l'emozione della livornesità.
E’ Calafuria, qui m'è bello stare, pensare, sognare . . .
DANILO ANDOLFI