DOPO SOFRI ANCHE RUINI AL PALIO DI SIENA?

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INES TABUSSO
00domenica 25 settembre 2005 16:46
In tutto i 'contestatori' erano una cinquantina. Hanno fischiato, srotolato
striscioni, applaudito polemicamente. Dieci minuti di protesta. Poi sono
usciti fuori tranquillamente. Più esagitate, almeno a sentire i racconti
dei ragazzi, erano le persone sedute in platea su invito della Fondazione
di Adornato. «C?è chi gridava "andate via terroni" e "siete peggio degli
islamici" . La polizia ha faticato più a tenere a bada loro che a portare
fuori noi».
«Comunque la protesta è stata non violenta e solo rumorosa, mentre i ragazzi
sono stati minacciati da diverse persone del pubblico. Una reazione quella
sì violenta»



www.freeforumzone.it/viewMessaggi.aspx?f=67699&idd=347

SAI CHE GRANDE SCANDALO, E CHE COMMENTI.
NEANCHE PER "ASSASSINIO NELLA CATTEDRALE" AI SUOI TEMPI!



"Preoccupa che la viltà dell'intolleranza, contrapposta al coraggio della
verità, nasconda una chiara strategia politica di delegittimazione"
Questo il commento dell'Osservatore Romano alla "inattesa e ignobile contestazione»
subita a Siena da Ruini.
si "vuole togliere alla Chiesa il diritto di intervenire", ma le contestazioni
"non riusciranno a farla tacere".
"Una dimostrazione che è ancora molta la strada da percorrere per giungere
a una cultura del rispetto reciproco".



L'UNITA':
"Anche Piero Fassino oggi ha dichiarato di non aver «condiviso la tesi che
Ruini non possa parlare»".
NON SARA' MICA CHE FASSINO CONDIVIDE QUELL'ALTRA TESI, PER LA QUALE SONO
GLI STUDENTI CHE NON POSSONO PARLARE O MANIFESTARE IL LORO DISSENSO?

"Al governo della città a dire il vero la protesta degli studenti non è stata
molto gradita. Il sindaco diessino Maurizio Cenni l?ha condannato e ora è
intenzionato a invitare Ruini al prossimo Palio. Per riparare".
FANTASTICO, ANCHE IL CARDINALE AL PALIO!
L'ALTRA VOLTA SOFRI, LA PROSSIMA RUINI!
QUESTI SENESI SONO DAVVERO EFFERVESCENTI, E DIMOSTRANO DI SAPERE COS'E' IL
MARKETING.



L'Unità
25 settembre 2005
Roberto Cotroneo

Le mosse del cardinale - Sera di venerdì scorso. Tg1. Il conduttore introduce
la notizia in questo modo. «Increscioso episodio a Siena». L'?increscioso
episodio? a Siena non è altro che una contestazione, fatta da giovani studenti
di sinistra, a un premio istituito dalla Fondazione Liberal, presieduta da
Ferdinando Adornato. La Fondazione Liberal ha deciso di dare il premio al
Cardinale Camillo Ruini. Un premio «per il progetto culturale della Chiesa
italiana» da lui promosso: «Un riconoscimento all?azione teologica, culturale,
umana di un uomo di Chiesa». Il cardinal Ruini dunque è andato a Siena a
ritirare un premio ed è stato contestato. È stato contestato per aver detto
che «i Pacs sono incostituzionali», per aver invitato «i cattolici a non
partecipare al voto per il referendum sulla procreazione assistita», per
aver sostenuto che «il crocefisso debba rimanere come un segno dell'identità
della nostra nazione». I ragazzi hanno srotolato davanti a Ruini tre striscioni.
Il primo diceva: «Libero amore in libero Stato». Il secondo: «Vogliamo fare
un pacs avanti nei diritti». Il terzo era il più provocatorio: «Siamo tutti
omosessuali».
Dopo una manciata di minuti dall'episodio l'agenzia Ansa ha cominciato a
battere i primi titoli. «Berlusconi: contestazione a Ruini mi addolora",
«Barbuto (Udc): sgomento per contestazione a Ruini», «Bosi: vergognosa contestazione
a Ruini», «Casini: amarezza e indignazione per Ruini contestato». E ancora:
«Fioroni: contestazione Ruini è grave mancanza cultura», «Gardini: solidarietà
a Ruini, Prodi tenga a freno i fans», «Giro, Forza Italia: i fischi a Ruini
devono indignare i laici», «Tajani: indegno tentativo di limitare la libertà»,
«Verdini: contestatori Ruini grotteschi epigoni del ?68», «Volonté: giù le
mani da Ruini».
Fin qui le reazioni del centrodestra. Ma anche nel centrosinistra i fischi
a Ruini non sono affatto piaciuti. Soprattutto a Romano Prodi che dice: «Queste
contestazioni le biasimo profondamente», e ha mandato una lettera personale
al Cardinale. Anche Piero Fassino oggi ha dichiarato di non aver «condiviso
la tesi che Ruini non possa parlare». E Rosi Bindi: «Mi dispiace che Ruini
sia stato contestato nella mia città». Ma in realtà Ruini ha potuto tranquillamente
parlare a Siena, per fortuna.
Ma in questa gara alla solidarietà per Ruini ci sono alcune discrepanze.
È chiaro che il cardinal Ruini è libero di esprimere le sue posizioni e la
posizione della Chiesa. È chiaro che a nessuno è concesso di impedirgli di
parlare e di esprimere le proprie opinioni. Ma il cardinal Ruini, a Siena,
era andato da Adornato, da un parlamentare di Forza Italia a ritirare un
premio, che non è un premio dell'Università Gregoriana, ma è un premio per
la sua attività, letta in una chiave assolutamente e squisitamente politica.
È lecito contestare Ruini se va a prendere un premio da Adornato? È lecito
che si possa mostrare uno striscione dove si dice «libero amore in libero
Stato»? Dove è lo scandalo dei fischi?
È un segno, questo. Un segno della crisi dialettica di questo Paese. E il
cardinal Ruini, che è uomo di grande finezza intellettuale, lo avrà capito
assai bene. C'è più da riflettere su questo agitarsi, questo fare la gara
della solidarietà tra tutti gli esponenti politici, piuttosto che la scaramuccia
accaduta a Siena. È ovvio che i giovani di sinistra contestino un uomo che
ha espresso con autorevolezza e influenza le sue opinioni su temi cruciali
per il Paese, opinioni nette e chiare. È evidente che Ruini avrà messo in
conto, nella posizione in cui si trova, che gli possa accadere ancora di
subire una contestazione. Non è stato fischiato mentre officiava messa, e
neppure mentre parlava da cardinale. È stato fischiato mentre ringraziava
Adornato del suo premio. Il Ruini politico si può fischiare. Non si tratta
di un'offesa alla Chiesa, e neppure un'offesa a Ruini. Si chiama dialettica
democratica, gusto del contraddittorio, anche colorito e provocatorio certo,
ma pacifico e sensato. Il fischio non è un oltraggio, non è un attentato
alla democrazia, non è un gesto di violenza. Solo nelle dittature non era
lecito fischiare e contestare nelle manifestazioni pubbliche. Non solo la
storia dello spettacolo ma anche la storia della politica sono una storia
di civilissimi fischi. E per fortuna. rcotroneo@unita.it



L'Unità
«Sono cattolica, vado a messa e ho fischiato il cardinale politico»
Vladimiro Frulletti

QUELLI CHE... FISCHIANO Lo striscione ?voglio fare un buon Pacs in avanti?
è già stato fatto a pezzi. Ora che la protesta è finita la stoffa gialla
è più utile a spolverare tavoli e mobiletti. Le ragazze e i ragazzi che venerdì
pomeriggio hanno contestato il cardinale Ruini in visita a Siena per ricevere
un premio dalla Fondazione Liberal, stanno mettendo a posto la sede della
?mutua studentesca?, una posto dove gli studenti aiutano (per i libri, le
tasse, la casa... ) gli altri studenti, soprattutto quelli che arrivano da
fuori Siena. Il lavandino sgocciola e i computer sono ancora da collegare,
ma la stanza con soppalco è a due passi da Piazza del Campo. In via Cecco
Angiolieri. Ma è solo una coincidenza che questi ?anticlericali? (come li
ha bollati la destra) siano finiti nella via che prende il nome dal poeta
senese che amava prendere in giro (nel 1200) pure il Papa. Anche perché di
tutte le critiche che gli sono piovute addosso è proprio quella di aver mancato
di rispetto alla Chiesa cattolica che più li infastidisce. «Fra di noi ci
sono anche ragazzi cattolici spiega Annamaria Riccardi, 24 anni di Matera
e una laurea Chimica alla porte - Io ad esempio sono cattolica, vado a messa.
La religione non c?entra con la nostra protesta. Abbiamo contestato non il
cardinale, ma le prese di posizione politiche del cardinale. Quelle sui pacs
e sulla fecondazione». Annamaria è la coordinatrice dell?Udu (unione degli
universitari) di Siena. «Abbiamo scelto di non essere indifferenti dice Alessandra
Cuomo, 23 anni di Avellino, una laurea triennale in filosofia Un premio al
cardinale Ruini per noi è qualcosa d?assurdo, e siamo convinti che molta
parte della società civile la pensi come noi. Gli abbiamo solo ricordato
che in Italia c?è l?articolo 3 della Costituzione che stabilisce che tutti
i cittadini sono uguali senza distinzioni di sesso, razza, lingua e religione».
«Non abbiamo mancato di rispetto a nessuno. Abbiamo contestato Ruini ribadisce
Marco Persichina, 21 anni di Messina, iscritto a Economia - come avremmo
contestato e contesteremo chiunque attacchi la laicità dello Stato e i diritti
delle persone». Anche loro venerdì pomeriggio era a Palazzo Chigi Saracini.
In tutto i ?contestatori? erano una cinquantina. Hanno fischiato, srotolato
striscioni, applaudito polemicamente. Dieci minuti di protesta. Poi sono
usciti fuori tranquillamente. Più esagitate, almeno a sentire i racconti
dei ragazzi, erano le persone sedute in platea su invito della Fondazione
di Adornato. «C?è chi gridava ?andate via terroni? e ?siete peggio degli
islamici? . La polizia ha faticato più a tenere a bada loro che a portare
fuori noi» racconta Alessandro Francesconi, segretario dei giovani del Prc
senese e ?inventore? del movimento ?Farfalle rosse?. Un gruppo di studenti,
soprattutto delle medie superiori (come quelli dell?istituto tecnico San
Rocchi), che si richiama alla famosa teoria del caos in base alla quale un
battito di ali di una farfalla in Brasile, a seguito di eventi concatenati,
può provocare una tromba d?aria nel Texas. Il primo battito d?ali delle ?Farfalle
rosse? c?era stato all?inizio dell?anno scolastico quando alcuni ragazzi
si sono presentati con gli zaini dentro sacchi nera della spazzatura per
simboleggiare la condizione della scuola pubblica grazie alla ?cura? del
ministro Moratti. Il secondo colpo d?ali è stato quello di venerdì. «Ci accusano
di essere nostalgici del ?68 protesta Francesca Giuli, 21 anni di Rieti al
secondo anno di Giurisprudenza - , ma noi siamo non violenti e di sinistra.
Tutto qua». Alla protesta hanno partecipato anche alcuni esponenti di azione
gay e lesbica, ma per la maggior parte i contestatori erano studenti di sinistra,
giovani di Rifondazione, quelli dell?unione degli studenti (Uds) e appunto
l?Udu il cosiddetto ?sindacato degli studenti? che a Siena è l?organizzazione
universitaria più rappresentativa. Alle ultime elezioni studentesche (nel
2004) su poco più di 4mila votanti (gli iscritti all?Ateneo senese sono oltre
20mila) l?Udu ha preso più di 1200 voti. Quelli di destra si sono fermati
a 800, mentre ?Sinistra universitaria? (gli universitari della Sinistra giovanile)
ne hanno raccolti 740. E infatti i giovani dei Ds alla contestazione a Ruini
non hanno partecipato: «Non condividiamo le posizioni di Ruini sui pacs o
sulla fecondazione dice Donato Montibello, segretario della Sinistra giovanile
ma non abbiamo condiviso la forma e i tempi della contestazione. Io avrei
aspettato di far parlare Ruini». «Comunque la protesta è stata non violenta
e solo rumorosa spiega Giulia Barbieri di Sinistra Universitaria che pure
non ha aderito alla manifestazione mentre i ragazzi sono stati minacciati
da diverse persone del pubblico. Una reazione quella sì violenta». Al governo
della città a dire il vero la protesta degli studenti non è stata molto gradita.
Il sindaco diessino Maurizio Cenni l?ha condannato e ora è intenzionato a
invitare Ruini al prossimo Palio. Per riparare.




[Modificato da INES TABUSSO 25/09/2005 16.48]

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