Daphne du Maurier

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koala3
00lunedì 7 marzo 2011 15:08
Rebecca, la prima moglie


Non ricordavo che questa scrittrice inglese della prima metà del Novecento fosse anche l'autrice de Gli uccelli, da cui è tratto un altro film di Hitchcock, oltre a Rebecca.
Ora che ho letto il suo romanzo più famoso posso dire che la du Maurier è una scrittrice hitchcockiana per antonomasia. E' lei, prima ancora del grande regista, a dare quel fascino noir alla famosa storia.
La sua scrittura è di gran pregio, scorrevole e profonda ad un tempo, popolare e raffinata. E' signora delle atmosfere angosciose e misteriose, maestra dell'introspezione psicologica dei suoi dei suoi personaggi che, con tocchi disinvolti, delinea alla perfezione.
Rebecca, la prima moglie, è una bellissima galleria di personaggi, una lettura avvincente, una storia di sentimenti umanissimi dal delicato romanticismo - nell'accezione profana, non letteraria: è invece più improntata al realismo.
Ho scoperto una scrittrice, molto nelle mie corde, e intendo proseguire con le sue opere, che ho scoperto essere moltissime e lettissime fino a qualche decennio fa, in tutto il mondo.
rimatt1
00lunedì 7 marzo 2011 15:13
Ce l'ho a casa da anni, ma mi è sempre mancato lo stimolto giusto per iniziare a leggerlo. Ora un po' di curiosità in più ce l'ho. :-)
Steve Rizzo on the storm
00giovedì 10 marzo 2011 16:09
Re: Rebecca, la prima moglie
koala3, 07/03/2011 15.08:



Non ricordavo che questa scrittrice inglese della prima metà del Novecento fosse anche l'autrice de Gli uccelli, da cui è tratto un altro film di Hitchcock, oltre a Rebecca.
Ora che ho letto il suo romanzo più famoso posso dire che la du Maurier è una scrittrice hitchcockiana per antonomasia. E' lei, prima ancora del grande regista, a dare quel fascino noir alla famosa storia.
La sua scrittura è di gran pregio, scorrevole e profonda ad un tempo, popolare e raffinata. E' signora delle atmosfere angosciose e misteriose, maestra dell'introspezione psicologica dei suoi dei suoi personaggi che, con tocchi disinvolti, delinea alla perfezione.
Rebecca, la prima moglie, è una bellissima galleria di personaggi, una lettura avvincente, una storia di sentimenti umanissimi dal delicato romanticismo - nell'accezione profana, non letteraria: è invece più improntata al realismo.
Ho scoperto una scrittrice, molto nelle mie corde, e intendo proseguire con le sue opere, che ho scoperto essere moltissime e lettissime fino a qualche decennio fa, in tutto il mondo.



E tra l'altro la Marsilio l'ha lodevolmente riportato in libreria recentemente...

koala3
00venerdì 25 novembre 2011 15:14
Mia cugina Rachele

Il secondo romanzo che leggo dell'autrice.
Anche questo è ben scritto. E' attento alla definizione dei personaggi, sviluppa accuratamente le psicologie rendendoli vivissimi, al tempo stesso è molto scorrevole e tiene costantemente alta la tensione.
E' un mix molto riuscito fra sentimento e mistero, in atmosfera british e retrò.
Rispetto a Rebecca, la storia è però decisamente meno piacevole. Un po' perché si tratta di un amore non corrisposto in molti punti irritante, un po' perché è più difficile l'immedesimazione.
Coraggiosa comunque la scelta del finale, che non dà soddisfazione totale al lettore ma non sciupa il mistero.

Il film con Richard Burton e Olivia de Havilland è corretto ma perde tante sfumature, come quasi sempre accade.


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