Empatia

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spirit angel
00sabato 6 agosto 2005 13:28
Da un pò di giorni vorrei proporvi una discussione su due fenomeni che mi hanno spesso toccata da vicino e che mi incuriosiscono parecchio.

Vorrei sapere cosa ne pensate dell'empatia (capacità di "sentire" le emozioni e gli stati d'animo altrui, anche a distanza di spazio e tempo) e della telepatia (capacità di leggere il pensiero).
Spesso vengono definite doti (la qual parola già mi piace poco perchè è etichettante e ghettizzante rispetto ai presunti "non dotati") para-normali.
Per me non c'è nulla di straordinario in tutto ciò... Jung diceva che gli inconsci comunicano!
Talvolta mi capita anche di provare empatia per persone a me assolutamente sconosciute. Questo, forse, vuol dire che davvero tutti noi esseri umani siamo uniti da un "filo sottile" e che le azioni - anche inconscie - che ognuno di noi perpetra si ripercuotono (o si POSSONO ripercuotere) sugli altri...

Voi che ne pensate?
E vi è mai capitato nulla del genere?

Caterina de Medici
00sabato 6 agosto 2005 13:35
Grazie per il tuo post Spirit[SM=g27836]

Infatti ho anche menzionato l'empatia nel post dell'amore. Penso che non tutti provano questo per altri. A metterci nei panni degli altri e capire le loro emozioni ... anche se sono persone che conosciamo pochissimo. L'empatia e una forte emozione simile all'amore, una senzazione altruistica che non tutti hanno la fortuna di avere dentro di loro.

un po off topic[SM=g27838]
Direi che nella vita ho avuto tante "sensazioni" che non posso spiegare [SM=g27834] ... per esempio, ero nel autobus recentemente e guardavo la gente che saliva. Qui negli States tutti entrano dalla porta davanti ... io ero seduta proprio all'entrata. Guardavo fuori il finestrino e ho visto quest'uomo in fila ... nella mia mente l'ho visto inciampare quando entrava nell'autobus ... e infatti e andata cosi[SM=g27819]

[Modificato da Caterina de Medici 06/08/2005 13.38]

Nina§
00giovedì 11 agosto 2005 14:29
L'empatia è un filo sottile che lega due anime insieme, è una condivisione di intenti e di emozioni, è un sentirsi nelle mani dell'altro come fossero le proprie...
l'ho provato una volta con assoluta certezza nella vita...ai tempi della scuola..con un'amica , Simona..cavolo lei pensava quello che pensavo io nel tempo stesso in cui ciò avveniva e nn l'amavo mica...eravamo solo sulla stessa lunghezza d'onda e ci piacevano le stesse cose...Quindi è qualcosa che nn è strettamente correlato all'Amore, è una voglia di mettersi nei panni dell'altro e stare lì a guardargli dentro...è un senso al di là dei cinque sensi....
Thishar
00venerdì 12 agosto 2005 13:40
Potremmo chiamarlo anche sesto senso, quel nostro sentire che ci mette in guardia spesso con anticipo facendoci intuire il sentire di chi abbiamo avanti a noi, molto femminile in quanto dai tempi dei tempi Noi siamo naturalmente più portate a recepire il linguaggio di Gaia e le sue vibrazioni, ma altrettanto maschile...per parcondicio.

L'Empatia è un momento ricettivo, causato semplificandolo da due fattori, nel caso di una persona non disponibile a ricevere l'imput, la causa è la forza e prepotenza dell'emozione che l'investe, sia essa apportata da una persona o da un luogo.... riferimento non casuale quello alle case stregate che si dicono si impregnino dei sentimenti e sensazioni dei trapassati; oppure quando la persona è come vengono spesso chiamate "una porta aperta", pronta a ricevere ogni sensazione dunque anche il fievole sentimento di un triste e profondo passante, esso la tocca, lasciando un segno empatico, una scottatura più o meno leggera nella ragnatela ricettiva dei nostri sensi.

Sempre a questa ragnatela di percezione voglio far riferimento parlando del Comune Sentire, credo che un tempo questo sottile filo di seta che toccava ognuno di noi riuscisse ad allertarci...oggi lo trovo purtroppo molto improbabile, troppo di fretta, troppo concentrati sulla superficie del mondo che ci circonda ...sentire un grido atavico come quello sarebbe improbabile, e semmai possibile, solo in piccole comunità come possono ancora essere gruppi di primitivi, antiche comunità che hanno resistito all'avanzata del Mondo, ed infine gruppi che scelgono di sentire, che accettano così il grave e pericoloso peso del sapere, dell'essere cosciente che c'è altro.

Un esempio in natura: nella giungla amazzonica esiste un piccolo ragnetto dal colore marrone, vivi in comunità di centinaia, muovendosi tutti sulla medesima e gigantesca ragnatela di seta, per percepire i movimenti di possibili prede o intrusi, essi, ripeto sono centinaia si muovono tutti...esattamente alla stesso momento, piccoli e scattosi movimenti uguali. Questa come vogliamo chiamarla se non empatia .

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