Ezra (PG ESILIATO)

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
.ezra.
00giovedì 6 giugno 2013 12:09
Menahem proveniva da una famiglia benestante che contrasse una maledizione per aver mentito a un moribondo. Quell'uomo morì. La maledizione viaggiò attraverso le generazioni, e Menahem vide il suo protettivo e premuroso padre come il prossimo su cui si sarebbe abbattuta. Temendo per il suo destino e non volendo vedere la maledizione abbattersi su di lui, su lei e così all'infinito, scappò in giovane età, contro il volere del padre, per trovare un mezzo per fermare la maledizione. Peregrinando raggiunse un clan zingaro guidato da un indovino che riuscì ad entrare in sintonia con la sua situazione, dimostrando una particolare empatia. Quello zingaro non ci avrebbe pensato due volte a scagliare una maledizione su un idiota che se lo meritasse, ma vederla abbattersi su persone innocenti era tutt'altra faccenda. Il chiromante si dimostrò fin troppo felice di risolvere la difficile situazione di Menahem. Ovviamente, c'era un prezzo da pagare. Dieci anni passarono. Il padre di Menahem si rese conto che la maledizione abbattutasi su la sua famiglia improvvisamente svanì, per poi scoprire che la persona che infranse la sua maledizione era sua figlia, ormai una chiromante zingara! Trovatala, la pregò di tornare con lui alla sua vecchia vita agiata. Lei, schernendolo, chiese se sarebbe stata trascinata a casa come una bambina impaurita. Ormai l'atto era compiuto, il tempo trascorso, e non poteva più far parte del suo mondo più di quanto avrebbe potuto nascondere la tonalità scura dei suoi occhi. Così è il padre morì da solo. Nel corso del tempo, Menahem si ritrovò ad essere matriarca di un clan di suo, adottando bambini che scappavano di casa o rimasti orfani. Li metteva alla prova, gli insegnava le tradizioni di un popolo antico. Mendicare a mani aperte era per loro niente più che un gioco. Alcuni imparavano a rubare. Non erano di indole cattiva, semplicemente vivevano in un mondo che non ha posto per accoglierli; vivevano da eterni pellegrini, in pace e senza mai impugnare un'arma. Su di una cosa, tuttavia, Menahem era intransigente: alcuno fra essi doveva mentire. Perché lei temeva le menzogne più che ogni altra cosa: avevano rovinato la sua famiglia, la sua stessa vita. E a nessun del suo clan era consentito mentire. Ezra era uno fra questi, faceva parte del clan. Era appena dodicenne quando Menahem lo accolse ed iniziò a crescerlo come tutti gli altri; non aveva un passato tranquillo, probabilmente per questo aveva deciso di dimenticarlo del tutto. Lo trovò in una piccola cittadina sui Pirenei, mentre il clan transitava per raggiungere la costa atlantica e seguirla verso nord. Sulle sponde del grande mare, nell'antica Gallia, incrociarono una compagnia di artisti di strada. Haggadah, una zingara del clan, appena una ragazzina, ne rimase affascinata al punto da decidere di abbandonare il suo clan, la sua famiglia, la sua matriarca Menahem, per unisi a quella compagnia. Scappò, nottetempo. Ezra la vide. Lei vide lui. Gli fece promettere che non avrebbe rivelato a nessuno quell'incontro, neppure a Menahem. I giorni trascorsero frenetici, nella ricerca di Haggadah. Ad ogni membro del clan fu chiesto di lei. Ezra mentì a Menahem, al meglio delle sue possibilità, conscio che ciò che faceva non poteva proteggere Haggadah. Eppure mentì comunque. Ma mentire a Menahem era cosa difficile: leggeva la verità nei volti delle persone. E la lesse in negli occhi scuri di Ezra, andando su tutte le furie. In un unico respiro, dinanzi agli occhi di alcuni fra gli zingari del suo clan, Menahem dichiarò Ezra spergiuro e così facendo lo bandì dal suo clan, gettando su di lui il marchio dell'infamia. Le sue parole non furono una maledizione, ma furono forse perfino più graffianti. “Sapevo dove mi conduceva il mio sentiero quando ti ho mentito, madre. Spero, un giorno, che tu possa dimostrarmi altrettanto.” Così Ezra lasciò il clan. E non smise di mentire, ma mai più per altri che non fossero sé stesso. E non smise di girovagare, ma solo con la sua stessa compagnia. Fino a Barrington.



Chiedo l'approvazione del BG e della skill Sotterfugio a livello 1.



Laoghaire De Wynne
00giovedì 6 giugno 2013 12:53
Ciao!

Mi risulta che il tuo pg abbia 136 punti Karma.
La soglia minima per la richiesta di approvazione bg e skill relativa è di 500.

Dunque ti chiederei di ripresentarti al raggiungimento di (almeno) tale punteggio.

Inoltre ti invito a leggere questo post: isoladiavalon.freeforumzone.leonardo.it/discussione.aspx?idd...
sicchè tu possa fare richiesta correttamente...

Ciao! Buon gioco!!
.ezra.
00giovedì 6 giugno 2013 16:14


Be' non pensavo fosse così difficile giocare un Umano. Per favore, cancellate questo topic.





EDAVE
00venerdì 7 giugno 2013 13:21
Non ti scoraggiare semplicemente non hai ancora il karma sufficente per chiedere l'approvazione del bg, giocare un umano non è per nulla difficile credimi [SM=g8119]
.ezra.
00venerdì 7 giugno 2013 16:10

Non mi scoraggio affatto: la mia richiesta è la stessa del post precedente:


.ezra., 06/06/2013 16:14:



Per favore, cancellate questo topic.





D'altra parte, il PG è già stato cancellato. Saluti.



Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 10:41.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com