Gp del Giappone

Massa: «Ferrari, ora dobbiamo attaccare»

«Lotterò dalla prima curva». Raikkonen 2°: «Bene così»



FUJI (GIAPPONE), 11 ottobre - «Non mi aspettavo di finire quinto: in gara dovremo attaccare, qui come nelle prossime due partite». È amareggiato Felipe Massa. Sul circuito del Fuji ha visto il rivale nella lotta al titolo Lewis Hamilton volare in pole position con un super ultimo tentativo. Quello che invece non è riuscito a centrare il brasiliano, soltanto quinto al termine di una terza fase piuttosto deludente. «Sono stato il più veloce in pista ma nel momento sbagliato - ha ammesso il brasiliano - In Q3 non ho mai avuto la giusta aderenza, con nessuno dei due treni di gomme utilizzati. Nel primo tentativo sono stato un pò cauto nel giro di lancio e ho sofferto nel primo tratto, commettendo un errore alla curva 3. Nel secondo tentativo ho fatto l'opposto e mi sono ritrovato senza aderenza alla fine del giro. Mi ritrovo così quinto in griglia, una posizione non certo facile: proveremo a fare una rimonta per prendere dei punti importanti per il campionato. L'assetto della macchina è comunque buono e dovremo essere competitivi. La prima curva? Assomiglia a quella dell'Hungaroring: speriamo di riuscire a ripetere una buona partenza come quella di allora». Ma solo quella però. Perchè il 3 agosto a Budapest si ritirò a 13 km dal traguardo con tanto di vittoria in tasca per problemi al motore.

RAIKKONEN - Se proprio un precedente deve essere tirato fuori, in casa Ferrari, meglio passare a Kimi Raikkonen. Con il secondo posto del Fuji, infatti, è tornaro in prima fila dopo quasi quattro mesi. Al Fuji partirà al fianco della McLaren di Lewis Hamilton: l'ultima volta risaliva al 21 giugno quando a Magny Cours il campione del mondo in carica fu il più veloce di tutti nella sessione. Alla fine vinse Massa davanti al compagno di squadra. «Mi fa piacere essere tornato in prima fila, anche se non sempre sono stato dove volevo essere», ha esordito il finlandese. Che ha poi continuato: «Comunque non sono completamente contento perchè il mio obiettivo è sempre quello di essere il più veloce - ha spiegato - Inoltre, non sono perfettamente soddisfatto del comportamento della mia macchina: durante tutto il weekend abbiamo lavorato tanto per cercare il miglior assetto ma non ci siamo riusciti al 100%. È vero peraltro che questo lavoro ha consentito di migliorarne la prestazione, soprattutto con tanta benzina a bordo. Questo risultato mi mette in una buona posizione in vista della gara». Ancora una volta Raikkonen evita di nominare Massa, pur facendo ancora capire di essere pronto eventualmente ad aiutarlo. «Domani cercherò di giocarmi le mie carte: il mio obiettivo è finire nella maniera migliore questa stagione e aiutare la squadra a vincere i due campionati».

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Al Fuji vince lo spagnolo della Renault davanti a Kubica e Raikkonen. Il brasiliano ottavo diventa settimo grazie alla penalità di Bourdais e recupera due lunghezze a Hamilton, pure lui penalizzato al via e alla fine 12°



FUJI (Giappone), 12 ottobre 2008 - Tra Lewis Hamilton e Felipe Massa sembra una gara non volerlo vincere questo titolo. E zitto zitto ha vinto ancora Fernando Alonso. Come successo a Singapore due settimane fa, lo spagnolo della Renault ha approfittato delle sportellate tra i due rivali nella lotta al campionato e ha trionfato con pieno merito nel GP del Giappone. Un trionfo netto davanti alla Bmw di Kubica e alla Ferrari di Kimi Raikkonen. Quarto Nelsinho Piquet a conferma del grande lavoro in casa Renault, poi ottimo quinto Jarno Trulli con la Toyota. Ritirato per la rottura del motore Heikki Kovalainen.
SPORTELLATE - E i due più attesi? Felipe Massa ha chiuso ottavo (poi settimo grazie alla penalità inflitta a Bourdais per la loro collisione al 50° giro), Lewis Hamilton 12°. Massa ha così recuperato due punti al rivale in classifica. Ma il piazzamento dei due è frutto di tanti polemici episodi nei primissimi giri. Il GP si è infatti molto deciso al via. Hamilton, ancora una volta tutt’altro che ragioniere, bruciato nello scatto da Raikkonen ha cercato una staccata impossibile sul finlandese. Così ha costretto largo il ferrarista e Kubica e Alonso ne hanno approfittato. Ma non è finita.
MOVIOLA - Prima che i commissari giudicassero l’accaduto, poche curve di assestamento e altro materiale da moviola. Hamilton attacca e passa Massa che però reagisce male, taglia una chicane e sperona il rivale. Per i commissari nessun dubbio: drive through a Hamilton per la manovra con Kimi e stessa penalità a Massa per la manovra su Hamilton. La pazza gara dei due rivali nella lotta al Mondiale si è in pratica decisa così. Nell'appendice del dopo gara Felipe ha poi recuperato un'altra posizione: al 50° giro Felipe si era toccato con Bourdais che rientrava in pista da un pit stop. Dopo la gara i commissari hanno rifilato 25 secondi di penalità al pilota della Toro Rosso.
ORTICHE - Certamente alla fine va un po’ meglio alla Ferrari perché poi Massa è stato autore di una bellissima rimonta con sorpasso mozzafiato nel finale a Webber. Aver rosicchiato qualcosa a Hamilton dopo le qualifiche di ieri è tutto sommato risultato da non disprezzare. Hamilton può invece disperarsi perché ha probabilmente gettato alle ortiche l’occasione di prendere punti importanti. E soprattutto ha riaperto il dibattito sulle sue reali qualità nei momenti che contano. Davanti invece la gara si è decisa grazie alla solita abilità del team di Briatore nel gestire strategie e pit stop. Dopo la prima sosta Alonso ha passato Kubica e non ha più mollato la testa. Raikkonen ha lottato duro con Kubica ma non è riuscito a passarlo malgrado un bellissimo duello. Insomma, domenica prossima in Cina il campionato riprende più aperto che mai.