Il sonno è l'alleato per una memoria di ferro

Morfeo è l’alleato di una memoria di ferro. Richiamare durante il sonno un ricordo che si è appena formato, lo rafforza, secondo uno studio svizzero pubblicato su Nature Neuroscience.

Ricerche precedenti mostravano già che se questo processo avviene da svegli, la memoria tende a fare cilecca: le nozioni appena apprese lasciano una traccia meno profonda e sarà più difficile ricordarle. Risultati confermati da questo lavoro, che va oltre.

L’equipe dell’università di Basilea ha coinvolto i partecipanti in un esercizio di memoria spaziale: diversi oggetti dovevano essere collocati in una griglia, mentre nell’aria si diffondeva un particolare odore. Nella loro memoria si formava, dunque, un’associazione fra gli oggetti e il profumo.

I partecipanti sono poi stati divisi in due gruppi: uno doveva rimanere sveglio, mentre l’altro si concedeva un sonnellino. Alle narici di entrambi è stato nuovamente sottoposto l’odore di prima, che avrebbe dovuto richiamare alla memoria l’esercizio svolto. Ebbene, il ricordo si è rivelato più forte e duraturo fra le persone che avevo dormito. Non solo. La risonanza magnetica ha mostrato che la riattivazione dei ricordi coinvolge sistemi diversi di attività cerebrale a seconda se si è svegli o fra le braccia di Morfeo.