KING TIGER PORSCHE TURRET - TAMIYA

Ormai mi chiameranno l’uomo del King Tigre, sta’ il fatto che in casa avevo un vecchio kit della Tamiya che riproduce il King Tigre (scala 1/16) con torretta Porsche.

In attesa che arrivi il nuovo lavoro………è una sorpresa e per ora non dico oltre, ho pensato fosse l’ora di mettervi mano, anche per avere un carro un pochino più maneggevole rispetto all’altro.

La quantità delle foto non è tanto per tirarmela quanto per fare capire come è fatto un carro Tamiya visto che ancora qualcuno non li conosce.

Lo scafo è costituito interamente da lamierino di metallo da circa 1mm di spessore, questo forma principalmente tutta la vasca inferiore al quale vanno poi incollati o avvitati dei pezzi di chiusura e completamento.

Qui vediamo il sistema delle sospensioni che richiama quello del carro vero. Le barre di torsione sono sostituite da delle lamine di acciaio che torcendosi su se’ stesse danno l’effetto sospensione per l’appunto.
Come vedete tutti i pezzi sono in metallo, avvitati sullo scafo, così come i mozzi delle ruote esterne


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I vecchi motori, di grande affidabilità se non si vogliono cambiare i cingoli sostituendoli con i metallici, in questo caso gli ingranaggi in teflon-plastica (?) sono destinati a durare poco.

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Panoramica interna che fa intravedere il sistema di regolazione per le ruote di folle posteriori. Il sistema è rimasto identico per il kit di recente produzione (torretta Henschel)

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La prima cosa da fare è comprare l’upgrade della Sucho che sostituisce parzialmente l’originale a vantaggio di un effettivo tensionamento e bloccaggio delle ruote che, altrimenti, rimarrebbero in posizione per pochissimo tempo per poi mollarvi i cingoli.

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Se si vuole fare gli “sboroni” si comprano le ruote in metallo della Asiatam. La differenza è veramente minima con quelle originali che sono un misto plastica metallo. Queste sono leggermente più pesanti a vantaggio di una maggiore stabilità del carro. La fusione è abbastanza buona anche se molto particolareggiata, in compenso va detto che quasi tutte le ruote si muovono su cuscinetto e che si adattano perfettamente (cosa strana a dirsi) al modello senza bisogno di adattamenti.

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Abbandoniamo per il momento la parte inferiore del carro per occuparci del sistema di rotazione della torretta. In questo kit di vecchia produzione la torretta veniva azionata da un sistema di ingranaggi comandato da un servo e fissato al pavimento dello scafo.

Il sistema è parecchio scomodo perché ovviamente occupa dello spazio prezioso e adirla tutta nel kit manco era in dotazione.

Ho preso quindi un anello Heng Long e con una striscia di plasticard ho ristretto il diametro dell’apertura originale

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L’anello viene fissato provvisoriamente con colla e poi con viti e bulloncini.


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A fianco si monta il motorino originale che va leggermente adattato per essere dell’altezza giusta.

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Si prova il tutto anche per fare vedere come è il sistema di chiusura dello scafo superiore. Sotto le due griglie circolari c’è una mensola in lamierino cui avvitare direttamente lo scafo. In questo caso è stato leggermente modificato portandolo come il sistema di chiusura del kit moderno. E’ stata inserita una vite sotto una presa d’aria (quella mancante) ed in corrispondenza si è praticato il foro filettato così da avere un sistema di chiusura/apertura rapido.

Tanto che ci siamo incolliamo le griglie fotoincise sempre della Schuco

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La pausa è servita intanto che aspettavamo i motori nuovi, preparati supporti per il nuovo basamento motori…………..

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……………tadaaaaa eccoli qui. I nuovi (??) motori con rapporto 5:1.

Il perno di trasmissione non si adatta assolutamente e quindi è stato necessario ricorrere allo “Zio” per tagliarlo e tornirlo.

Per aumentare la tenuta del perno di innesto della ruota è stato in parte saldato all’albero di trasmissione. Come si vede l’albero di trasmissione è molto lungo e la cosa mi piace poco, per il momento ho proceduto ugualmente al montaggio ma non escludo di provare ad invertire la disposizione dei motori per accorciare la lunghezza di quell’albero.

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Dopo numerosi tentativi per trovare la giusta altezza, le giuste viti il giusto vattelapesca ………………

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………………….. i motori sono montati

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La storia non sarebbe finita perché sto pensando ad un eventuale rinforzo da mettere sul fianco del carro a protezione di eventuali urti…..ma è tutta una cosa da studiare.

I motori sono stati ingrassati e siccome il grasso spruzza e sprizza se non volete avere l’interno tutto ingrassato mettete due carterini fatti di plasticard

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…………..continua

interessanti i carter !

Cosa fa Herr Otto, mi torna sulla piccola scala? Cosa ha il bestione che non va, pesa forse troppo per il suo gracile fisico? Non si è ancora iscritto in palestra?

Finalmente vedo l'interno di un Tamiya, anche se un po vintage fa sempre un bell'effetto nel guardarlo. Mi sono scaricato le istruzioni, quello con torre Henshell, noto alcune differenze di miglioria apportate in quest'ultimo, però da come vedo le modifiche che stai apportando deduco che anche su questi c'è del lavoro da fare per migliorarlo, allora non è tutt'oro quello che luccica. Sono un attimo in confusione adesso, quindi la chiudo quà augurandoti un buon lavoro e aspetto di vedere altre foto del tuo ottimo wip.
Ciao

Ciao,visto che il King Tiger Tamiya fa parte della mia colezione solo da un mese,io per quanto riguarda la modifica per nn scingolare ho utilizzato la classica e cioè spinare internamente la fascetta metallica,poi ho visto una modifica anche su axelmodel,la tua dove la trovo?
"La prima cosa da fare è comprare l’upgrade della Sucho che sostituisce parzialmente l’originale a vantaggio di un effettivo tensionamento e bloccaggio delle ruote che, altrimenti, rimarrebbero in posizione per pochissimo tempo per poi mollarvi i cingoli. "
Ciao Riccardo

Capitan America69, 01/03/2010 0.53:

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................,la tua dove la trovo?

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Sempre da Axel Riccardo, ne vendono due di diverso tipo, nella mia hanno solo sostituito il cilindro che porta le due molle interne con un cilindro fisso che blocca il perno della ruota.

La trovi qui

www.axels-modellbau-shop.de/katalog/en/116-Military/Tanks-and-Accessories/King-Tiger-Tiger-Ausf-B/Koenigstiger-Tamiya/Improved-track-idler-System-for-King-Tiger-Aluminium::60.html?XTCsid=e7fa64b86617ce9612099c6d...

GRAZIEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEEE

Ecco come si presentano i bracci delle ruote, la fineza è che i perni delle ruote sono fissati al mozzo tramite un piccolo “grano”.

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Un grave difetto di questo kit, parzialmente risolto in quello nuovo e anche nel modello Torro, è lo scollamento fra lo scafo inferiore e quello superiore, in pratica manca tutta la parte che ricopre il cingolo che pertanto, se non volete che nel carro entri anche Maga Magò, bisogna chiudere.

Un bel listone di forex da 4mm sagomato con pazienza risolve il problema.

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Ecco come si presenta a operazione ultimata

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Particolare della chiusura posteriore, questa vite serve per unire la piastra posteriore del carro alle fiancate, una soluzione molto criticabile che però lasciamo così come è

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Nonostante si chiudano le fiancate rimane dietro sempre una apertura che si deve chiudere per il solito problema di Maga Magò

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Nella parte anteriore, anche se l’incastro è abbastanza preciso esiste sempre un po’ di gioco nella chiusura…..si spessora l’incastro con un foglio di plasticard e tutto si risolve

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Per aumentare il peso del carro ho installato due batterie. Per motivi di praticità e per non avere più connettori del necessario ho unito due a due i poli positivo e negativo, questo permetterà anche la ricarica di entrambe simultaneamente.
Sul fondo si vede lo speaker di recupero che ho trovato in cantina, opportunamente adattato allo scafo tramite una scatolina di forex fissata al fondo con biadesivo.

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Ed ecco l’elettronica montata e sistemata, il cavo in primo è il filo della ricarica che andrà sistemato nel retro della torretta assieme all’interruttore generale di accensione.

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Primo piano della famosa elettronica Tamiya. Il DMD Control Unit provvede al movimento dei motori con regolazione velocità. Il DMD Multifunction invece fa tutti i rumori e giochini vari.

N.B. Nella foto il Control Unit è il modello T03, ovvero l’ultimo in ordine di tempo, esiste anche la versione T01 nel quale mancano le uscite RC per alzo cannone e rotazione torretta

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WOW!!!
Ragazzi, mi sento sempre più una pippa!


Molto belle le foto, intendo chiare... il lavoro fatto é da "Mastro Carraio"

Ho 15 giorni di tempo (convalescenza) per mettere mano ai miei carrettini!

Potresti fare due asole nei carter in corrispondenza dei motori, per facilitarne il raffreddamento. D'estate penso che diventi parecchio caldo là dentro.

Siccome il mozzo della ruota motrice sporge parecchio dalla fiancata e la cosa mi piace poco mi decido di comprare l’accessorio che ho visto per lo Jagdpanther, cerca che ti cerca e vedo che non lo fanno per il KT.

Non ci perdiamo di animo…..lo famo noi, non sarà in metallo perché ancora non abbiamo un tornio ma in Forex (…e te pareva)…la solidità sarà quello che sarà ma a casa mia dicono “piutost che gnent l’è mej piutost”.

Iniziano i problemi….il cuscinetto che deve abbracciare il mozzo ha un diametro interno di 10mm ed il mozzo è 11…….prendiamo l’Ottotornio e riduciamo il mozzo alla misura più o meno voluta.

Traccio le due sagome che formeranno il giunto per contenere il cuscinetto.


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Si tagliano e profilano e si inserisce il cuscinetto, nel mentre si tagliano anche le altre due sagome che servono per bloccare il cuscinetto e che andranno incollate sopra le prime due.

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Et voilà….con la Ottofresa si sagomano un poco e si adattano alla fiancata del carro. Ho aggiunto dei similbulloni con un tubetto di plasticard…….giusto per la parte che si vedrà di più anche e a ruota montata e con la presenza dei cingoli questo si vedrà praticamente niente.

Il concetto era comunque avere un rinforzo per il mozzo

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Ecco il tutto montato

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Ho tolto gli attacchi della paratia posteriore che proprio non mi piacevano e rinforzato e chiuso sempre lu Forex.

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Ho notato un pochino di flessione delle fiancate mentre i motori girano, questo dovrebbe servire a contenere il gioco.

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Si fanno le finte saldature per coprire i punti di attacco delle parti

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Una volta asciugato lo “Sculpt” ci sarà un poco da rifinire

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E così anche davanti

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…………………continua


P.S. Ho visto il consiglio di Bore alla fine, ottima idea e provvederemo prossimamente

Otto con i tuoi lavoretti fai venire l'acquolina.
ciao ciao

Domanda fuori via per gli esperti del settore.

Volendo usare un impianto fumo, tipo Heng Long, dove potrebbe essere collegato nell'elettronica Tamiya???????

Ci sono alcuni slot liberi che potrebbero servire al caso, ma non sapendo nello specifico a cosa servono se qualcuno lo sa si faccia avanti.

Grassie.

Lascia perdere l'idea di collegare direttamente il generatore di fumo alla MFU: piuttosto se hai una radio a 5-6 canali, usa il canale libero sulla ricevente per inserirci un interruttore RC e il fumogeno lo colleghi direttamente in parallelo alla batteria, controllandolo attraverso lo switch del canale 5 (tipo quello per i carrelli).

Giusto Bore ma in quella maniera non avrei la proporzionalità del fumo..........cosa succede invece se collego il fumo direttamente ad uno dei due motori usando i fili che escono dal MFD ????? in teoria dovrebbero darmi sia corrente che proporzionalità.

Siccome mi sono messo in testa di installare un impianto fumo, anche se non so bene come, mi preparo alle modifiche necessarie visto che gli scarichi originali sono tutti belli pieni.

Dopo avere scelto un tubetto di ottone del diametro adeguato si cerca di piegarlo a circa 90° come nell’originale.

Ovviamente se non siete dotati di un piegatubi, come il sottoscritto, l’operazione non è poi cosi’ tanto indolore.
Non ci scoraggiamo e imbracciamo il Dremel con il disco da taglio, si praticano tre incisioni a distanza di 2mm una dall’altra nel punto dove pensiamo di piegare, le incisioni si fanno per circa metà del diametro.
Dopo si piega il tubo e lo si salda con un po’ di stagno per dargli rigidità. Dopodichè una martellata qua e un po’ di stucco là per aggiustare il tutto si completa il lavoro.

Nella foto si vedono i vecchi pezzi tagliati via, i fori del bulbo della marmitta allargati per ospitare i nuovi scarichi e questi ultimi ai quali abbiamo aggiunto un collarino alla base di diametro inferiore che ci permette di incollarli.

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Et voilà eccoli montati, il collare in plastica originale è provvidenziale per mascherare la giuntura.

Ho messo anche il tagliafiamma centrale, ovviamente non sperate di farne due uguali.

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Come si presentano visti di lato……………..possono andare ?????

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Un piccolo problema di questo kit è rappresentato sempre dalla chiusura scafo inferiore e superiore, che si evidenzia piuttosto bene dietro con il risultato che la piastra posteriore difficilmente combacierà con quelle laterali.

Cerco di ovviare all’inconveniente mascherando le zone di attacco con le saldature che però devono stare attaccate solo da una parte, ecco spiegata la presenza del nastro adesivo sotto la saldatura.

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Ecco quello che uso per fare i miei potacci, lo chiamo Pongo anche se non lo è, in pratica è uno stucco a due componenti molto modellabile che diventa durissimo alla fine, si prende in parti uguali e lo si manipola

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Ecco la saldatura dall’altra parte……speriamo che tenga dopo i metti e rimetti.

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L’operazione si ripete anche davanti

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e intanto che ci siamo saldiamo la cupoletta della Mg

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…………………continua

Visto che mi sembra tu abbia montato i miei stessi riduttori, quelli per il kingtiger matorro, vorrei assicurarmi che tu li abbia controllati.
Io li ho fatti rodare alcune ore, e per colpa di un grano non serrato la prima ruota motrice è saltata fuori (l'asse si è sfilato) andando a fresare in parte il telaio, e bloccando il motore. Meno male che mi sono subito accorto dell'improvviso silenzio (facevano un casino niente male a girare senza grasso) e sono corso a staccare le batterie prima che il motorino mi si bruciasse.

Dopo questa prova ho anche aggiunto un paio di rondelle per spessorare il primo asse di rimando e limitarne il gioco trasversale su entrambi i riduttori.

Grazie della segnalazione Bore provvederò ad un bel rodaggio come ho già provveduto a fare le asole sui carterini dei motori.

Per quanto riguarda il fumo nel modo che dici tu non avrei la proporzionalità con i motori..........cosa succede invece se collego il fumo direttamente ad uno dei due motori usando i fili che escono dal MFD ????? in teoria dovrebbero darmi sia corrente che proporzionalità.

Bravo Magister!

Otto Skorzeny, 10/03/2010 23.03:

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...Ovviamente se non siete dotati di un piegatubi, come il sottoscritto, l’operazione non è poi cosi’ tanto indolore...

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Avevo letto che per piegare "facilmente" i tubi basta riempirli di sabbia, chiudere le estremità , scaldare alla fiamma il tubo nel punto destinato alla piegatura , verificare di tanto in tanto la raggiunta plasticità ed al momento opportuno piegare nel modo desidreato.
La manovra è, ovviamente, più semplice con i tubi di plastica ma con le dovute precauzioni per non bruciarsi le dita è realizzabile anche con quelli di metallo.

Ottimo lavoro Herr Otto, sono curioso di vedere come risolvi il motorino del fumo. Domanda: quello stucco a due componenti che chiami pongo si trova in Italia e dove? Ciao

Quel pongo si chiama APOXIE SCULPT ed in teoria si trova nei negozi di belle arti, nella pratica invece si va su Ebay e lo si compra in germania o inghilterra a prezzi molto più ragionevoli.

Danke Herr Otto, la cosa può tornarmi utile.

Di nuovo super complimenti!

Installato l’impianto fumo. E’ un vecchio modello HL con il motorino che gira piano, quindi il fumo esce a mo’ di vecchia pompa per pescare l’acqua dal pozzo. E’ tutto saldato quindi non si può aprire per accorciare la resistenza.
Avevo anche a disposizione un modello nuovo che però, dopo alcune modifiche malriuscite, ho tranciato la resistenza in modo che adesso è inutilizzabile

Per il momento sta questo poi vedremo.

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E passiamo al rinc……..ulo
Il kit in origine ha il cannone fisso, quindi va tutto costruito.
Seguendo il concetto che sono due tubi che scorrono uno dentro l’altro, dopo avere trovato i tubi del giusto diametro ho iniziato ad adattare il tubo “guida” sul perno che sostiene il cannone. Con un po’ di pazienza e andando molto lenti altrimenti sciogliamo la plastica con il Dremel.

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Il cannone va accorciato e dopo avere pensato variamente ho deciso di tagliarlo fino all’altezza della prima incisione che si trova sulla canna.

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Un terzo tubo di diametro opportuno funge da collegamento fra la parte nuova e la vecchia in plastica, in questo modo conserviamo ancora l’incisione originale del cannone.

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Voilà montato e approvato

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Ecco la famosa unità rinc….ante, se qualcuno non l’ha mai vista…….
Per adattarla al perno ho usato il plexiglass che mi piace tanto perché è durissimo, quando lo incolli con il cianoacrilico praticamente si salda e poi da un bell’aspetto di lavoro pulito.

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Eccolo montato in posizione

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……………………continua

........ma che pello qvel motorino(da leggere come lo direbbe socmacher )........ola Luca continua cosi' che presto non avrai piu' tempo

Che roba è quel motore per il rin...o?

Come che roba è Oriano??? E' l'unità per il rinculo della Tamiya, che tra l'altro è stata gentilmente anticipata da Cooper visto che quel ciarlatano di Axel dopo avere preso i soldi mi ha detto che sono rimasti senza

E che ne so che quella è l'unita recoil Tamiya, chi l'ha mai vista prima.

Primo video in vita mia.

Comne noterete è stato installato il motorino per l'alzo del cannone.
Nel frattempo un increscioso problema occorse....il rheinmetal montato sul porsche era totalmente diverso da quello sull'Henschel in quanto la canna era tutta liscia e priva di zigrinature esterne........proviamo ad attrezzarci

Buona visione




.............continua

Con la speranza che il WIP riscuota più successo di quello dimostrato fino ad ora ecco un breve aggiornamento sui lavori.

Ho iniziato a dipingere le ruote in vista del montaggio cingoli, è stato sommariamente invecchiato lo scafo del carro per quel poco che si vedrà a cingoli montati.
L’invecchiamento sono i soliti lavaggi con la terra d’ombra bruciata.

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Ho corretto l’aspetto del Reihnmetal 88 che sul modello Porsche appare con canna liscia rispetto all’Henschel che invece ha delle “zigrinature”

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Mi sono lasciato andare ad un po’ di dettaglio, questa sarebbe la ventola dell’aria chiusa (suppongo per guadare) – siccome in commercio non l’ho trovata è stata autocostruita

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E veniamo alle dolenti note.
Non ho fatto il doveroso rodaggio prima di montare i cingoli e pitturare le ruote. Il risultato è che i segni degli sfregamenti hanno limato via la vernice…..ovviamente il tutto condito da una bella serie di rosari…….ma ovviamente non si smette mai di imparare e non si dovrebbe mai scordare che la fretta è cattiva consigliera.

E’ anche da dire che se avessi usato un fondo più appropriato (vedi quello usato per il ciccione che è una vernice a due componenti) probabilmente questo non sarebbe successo, ma si sa…….non hai voglia di preparare il fondo…..hai paura che si intasi l’aerografo…..e dopo succedono ste cose.

Al riguardo si conferma che il carrellaggio del KT è il più “strunz” in assoluto.

Come avete notato sono stati dipinti i cingoli – è una mia mania di non poterli vedere colore metallo o bruniti – so anche che la vernice salterà via…..ma che posso fa?

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Sono ritornato a togliermi qualche sfizio e ho aggiunto le protezioni contro gli “srapnel” sulle prese posteriori – si vede anche l’antenna autocostruita.

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Non volendo presentare un carro completamente agghindato ho ricostruito i supporti per il piccolo cavo di traino

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Tolta la pala perché l’avevano persa

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Rifatti i cardini dei parafanghi anteriori

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La boccola per l’avviamento

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Due viste del “piccolo ciccione” che prende forma

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Gli attacchi rapidi di ricarica e interruttore generale di accensione

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…….continua