La befana

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Serenia
00mercoledì 27 gennaio 2010 15:57
Che ne sappiamo di questa festa?
Anche se è passato già un po' di tempo, ho pensato che potesse essere un argomento interessante, soprattutto per chi di noi è un po' più "alle prime armi".
Se avete un po' di pazienza vi consiglio di leggere tutto l'articolo (link autorizzato da Cordelo):

Viva la Befana!!

Dopo l'introduzione storica sul nome e sulla data, vengono date informazioni preziose sulle varie tradizioni (la calza, la scopa, il camino ecc...) con riferimento alle origini pagane dei vari elementi.
Penso che i riferimenti siano uno splendido spunto di studio per chi voglia approfondire.
Un abbraccio e buona lettura!

Cordelo di Quart
00sabato 30 gennaio 2010 17:39
L'argomento è molto stimolante ed avevo raccolto diverse info che contavo di tradurre e postare per l'happy fania...
Come spesso succede il tempo è tiranno e mille impegni mi hanno impedito di farlo.
Nulla ci proibisce però di continuare il discorso, che è veramente interessante, al di là della congiunzione temporale.
In fondo il tempo è una convenzione... (o una convinzione?).
Xibaros
00lunedì 1 febbraio 2010 05:24
!!!!!
l'articolo sulla befana me lo sono letto tutto d'un fiato! molte curiosità e perplessità se ne vanno ogni volta che leggo qualcosa di nuvo su questo forum fatto veramente bene!
Cordelo di Quart
00mercoledì 17 febbraio 2010 19:23
Ariecchime....
Il materiale che ho raccolto è veramente immenso e non potrei mai postarlo tutto.
Chi volesse approfondire questa figura può seguire alcuni link:
Anzitutto la derivazione mitologica.

Molte informazioni si possono trovare nell'opera di Grimm Deutsche Mythologie - in rete una versione in inglese.
Su wiki (inglese):
La Befana
Perchta
Holda

altre keywords: Bertha, Perchta, Holle, Abundia, Andra Mari, Laima, Nicniven, Gyre Carline, Hulda, Holda, Frau Holt, Perhta Baba, Zlata Baba, Frau Saelde....

John James Blunt nel suo 'Vestiges of ancient manners and customs discoverable in modern Italy and Sicily' la collega alla divinità romana di origine sabina Strenia, il cui tempio si trovava all'inizio della via sacra originale (ante colosseo) ai piedi dell'Esquilino.

STRENIA
L'usanza delle strenne ci viene dalla Roma pagana di Romolo. Il primo re di Roma aveva fatto costruire le mura attorno alla città da lui fondata. In segno di gioia e di prosperità i suoi amici gli offrirono un gran fascio di rami verdi, tagliati dal vicino bosco dedicato a Strenia, la dea della potenza e della fortuna.
Commosso per l'omaggio, Romolo volle che il gesto augurale venisse rinnovato ogni anno nel giorno anniversario della fondazione di Roma. Col tempo questa usanza perdette il carattere ufficiale e si diffuse fra i cittadini, che specialmente alle calende di gennaio, cioé nel primo giorno del mese, cominciarono ad offrirsi a vicenda ramoscelli sacri di alloro e ulivo, aggiungendovi doni di fichi e mele con l'augurio che l'anno in arrivo potesse essere dolce come quei frutti. E poiché il nome della dea Strenia era sinonimo di prosperità, l'uso assunse lo stesso nome. Più tardi rami verdi, fichi e mele, vennero sostituiti con doni d'altro genere; il nome strenia venne alterato in quello di strenna e i regali vennero offerti nel giorno della nascita di Gesù.


L'histoire romaine à Rome. Tome 1er par J.-J. Ampère pag.421-422-423
421
Un usage antique, qui subsiste encore de nos jours, montre plus sûrement que les vers du poète l'extension de l'espace occupé par les Sabins en allant au delà du Forum vers le sud-est c'est l'usage des étrennes.
Les étrennes, en latin strenae, doivent leur nom à une coutume à et qu'on reportait Tatius, que, par conséquent, on croyait sabine.
Le premier jour de l'année, on partait du sanctuaire de la déesse Strenia, situé au pied de l'Esquilin, et nous dirions aujour-d'hui au nord du Colisée'; on suivait la voie Sacrée, dont le temple de Strenia marquait l'extrémité, et dont les dalles antiques du chemin par lequel on monte à l'arc de Titus indiquent encore aujourd'hui la direction.
Puis on s'avançait portant des rameaux verts cueillis dans le bois sacré de Strenia jusqu'au sommet de la roche Tarpéïenne, demeure de Tatius.
Cette procession,qui allait du temple de la déesse sabine à la demeure du roi sabin, devait traverser un territoire sabin.


Note:
La position de la chapelle de Strenia est donnée par Varron c'était au lieu appelé Ceriolensis (De l. lat., v, 47), et le Ceriolensis lui-même était entre le Caelius et l'Esquilin, car il est indiqué par Varron près des Carines, et par Ovide (Fast., III,837), près du Minervium, c'est-à-dire du petit temple de Minerve Capta ou Capita, au pied du Caelius.
De ce petit temple un chemin conduisait vers un lieu appelé Tabernola, qu'on peut fixer un peu au-dessus du Colisée, au moyen de l'emplacement d'une église qui portait le nom de Saint Andrea de Tabernola. (Url., Rom. top., p. 101.)
Minerve était une déesse sabine; Strenia était une déesse de la Force (Non. Marcell p. 16) et probablement sabine, comme la coutume des étrennes, d'après le rôle qu'elle y jouait. On peut y voir un autre nom de la déesse Salus.

Strenia non va confusa con Strenua Dea del lavoro, stakanovista ante litteram...
Serenia
00martedì 23 febbraio 2010 20:59
mmm... vabbhe, io ci provo a dare una traduzione volantissima per chi fosse interessato ma non capisce il francese. Chiedo subito scusa per eventuali errori ma non sono più allenatissima [SM=x69324]

Una pratica antica, che resiste ancora ai nostri giorni, mostra in modo più certo, rispetto i versi del poeta, l'estensione dello spazio occupato dai Sabini, andando oltre il Forum (edit Cordelo:il Foro) verso sud-est, è l'usanza delle strenne.
Le strenne, in latino strenae, devono il loro nome ad un'usanza riferita da Tatius e che, di conseguenza, veniva ritenuta sabina.
Il primo giorno dell'anno, si partiva dal santuario della dea Strenia, situato ai piedi dell'Esquilino, oggi diremmo a nord del Colosseo; si seguiva la via sacra, di cui il tempio di Strenia delimitava il punto più estremo, e di cui le pietre antiche del cammino [le antiche pietre stradali] tramite le quali si sale all'arco di Tito indicano ancora oggi la direzione.
Poi si procedeva portando dei rami verdi colti nel bosco sacro di Strenia, fino alla sommità della rupe Tarpea, dimora di Tatius.
Questa processione, che andava dal tempio della dea sabina alla dimora del re sabino, doveva attraversare un territorio sabino.

Nota:

La posizione della cappella di Strenia ci è data da Varrone; [da lui] era invece chiamato Ceriolensis e il Ceriolensis stesso era tra il Celio e l'Esquilino, poiché era indicato da Varrone vicino a Carinae e, da Ovidio, presso il Minervium, vale a dire il piccolo tempio di Minerva Capta o Capita, ai piedi del Celio.
Da questo piccolo tempio un cammino conduceva verso un luogo chiamato Tabernola, che si può vedere appena sopra il Colosseo, in mezzo al sito di una chiesa che portava il nome di Sant'Andrea di Tabernola.
Minerva era una dea Sabina; Strenia era una dea della Forza e, probabilmente, sabina, come la consuetudine delle strenne, tenendo conto del ruolo svolto. Ci si può vedere un altro nome della dea Salus.
Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 04:14.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com