Luís Figo
Luís Filipe Madeira Caeiro Figo (Almada, 4 novembre 1972) è un calciatore portoghese, ala destra dell'Inter.
Tra i più grandi calciatori portoghesi di tutte le epoche, nel 2000 è stato insignito del Pallone d'oro e nel 2001 FIFA World Player of the Year.
La FIFA lo ha inoltre incluso nella lista dei migliori calciatori viventi. Inoltre è uno dei pochi calciatori ad aver militato nei due più titolati club spagnoli, Barcellona e Real Madrid, squadre notoriamente divise da un'accesa rivalità.
È conosciuto anche come Golden Boy, "ragazzo d'oro".
Può giocare come centrocampista esterno destro o sinistro. Nel corso degli ultimi anni della sua carriera, all'Inter, è stato a volte utilizzato come trequartista nel tridente offensivo.
La famiglia si trasferì subito a Cova da Piedade, un quartiere di Almada, ed in queste strade, giocando con i ragazzini più grandi, Figo comincia a dar sfogo alla sua passione calcistica.
È stato un bravo studente, soprattutto in matematica, sebbene egli abbia dovuto lasciare gli studi l'ultimo anno prima di andare all'università per esigenze legate alla sua professione.
È sposato dal 2001 con la modella svedese Helen Svedin con cui ha avuto tre figlie: Daniela (nata nel marzo del 1999), Martina (nata nell'aprile del 2002) e Stella (nata il 9 dicembre 2004).
Nell'aprile del 2000 è stato pubblicato un libro che celebra il calciatore portoghese: Figo - Nato per trionfare
Inizia a tirare i primi calci ad un pallone nella squadra dell'Union Futebol Club Os Pastilhas, e quando questa deve momentaneamente interrompere l'attività si trasferisce allo Sporting Lisboa. Qui ha come allenatore Carlos Queiroz, che lo fa esordire in serie A a quasi 17 anni.
Nel 1989 vince con la nazionale l'Europeo Under 16 e due anni dopo conquista il Mondiale Under 20, in una squadra in cui militavano anche Rui Costa e Joao Pinto, battendo in finale il Brasile.
Con il club vince nel 1995 la Coppa del Portogallo e nell'estate passa al Fútbol Club Barcelona, dove resta 5 anni. Le vicende del trasferimento al club spagnolo coinvolgono direttamente due squadre del calcio italiano: la Juventus ed il Parma. Il giocatore portoghese ha infatti firmato un contratto con entrambi i club italiani, comportamento irregolare che viene sanzionato con un divieto di tesseramento verso club italiani per due anni. Nel periodo in blaugrana vince 2 campionati spagnoli, 2 Coppe del Re, 1 Coppa delle Coppe, una Supercoppa Europea e una Supercopa de España.
Nel 2000 è protagonista di un clamoroso trasferimento al Real Madrid per 53.400.000 £. Con la squadra della capitale conquista due volte la Liga, oltre alla Champions League, alla Coppa Intercontinentale, alla Supercoppa Europea e a due Supercoppe di Spagna. Proprio nel 2000 viene premiato con il Pallone d'oro battendo Zidane: a questo premio individuale, si aggiunge - in particolare - il FIFA World Player del 2001. Figo è vittima di uno dei più noti episodi di contestazione da parte dei suoi ex-tifosi del Barcellona. Durante la partita Barcellona-Real Madrid (stagione 2000-2001), Figo si trovava vicino alla bandierina del calcio d'angolo impegnato in un'azione di gioco quando dagli spalti della sua ex-tifoseria, non proprio felice del "tradimento", viene lanciata la testa di un maiale che finì non molto distante dal giocatore. Egli è divenuto uno dei calciatori più odiati in Catalogna. C'è stato addirittura un sito web di breve durata AntiFigo.com, fatto per insultare "Il giuda Figo".
In Spagna ha collezionato 336 presenze e 68 gol; in Europa ha collezionato 136 presenze e 28 gol.
Nell'estate 2005 approda all'Inter (dopo non aver rinnovato il suo contratto con il Real Madrid), con cui ha vinto 4 Scudetti, 1 Coppa Italia e 3 Supercoppe Italiane. Alla fine di dicembre 2006 si diffonde la notizia secondo cui, stando a fonti non confermate, sarebbe stato imminente il passaggio del giocatore alla squadra araba dello Al Ittihad. La notizia è stata inizialmente smentita con una nota ufficiale dell'Inter, che ha negato l'esistenza di una qualsiasi trattativa per la cessione di Figo, ma l'accordo tra le parti esiste e viene reso pubblico da alcune dichiarazioni ufficiali del proprietario dello Al Ittihad, Mansour al-Balwi, e confermato da alcune foto del giocatore con il proprietario stesso, in cui viene presentata la nuova maglia di Figo con il numero 7. Terminato il campionato però Figo annuncia di aver rotto l'accordo con il club arabo a causa di un'inadempienza contrattuale dello stesso e qualche settimana più tardi annuncia di aver rinnovato fino al 2008 il contratto con l'Inter.
Nel giugno del 2007 Figo sceglie di rimanere all'Inter un altro anno, per poi intraprendere la carriera di dirigente nello stesso club. La stagione 2007/2008 inizia in maniera positiva per il portoghese infatti parte titolare nello schieramento di Mancini. Durante il derby d'Italia del 4 novembre 2007 ha riportato la frattura composta del perone della gamba destra a seguito di uno scontro con Pavel Nedvěd. In seguito ha dei dissidi con l'allenatore Mancini. Uno degli episodi più clamorosi è stato quando il portoghese si è rifiutato di entrare in campo durante la partita con il Liverpool poiché Mancini lo aveva fatto scaldare per un lungo periodo di tempo e aveva deciso di farlo entrare in campo solo al 70° minuto. Poi nella partita di ritorno di coppa Italia contro la Lazio, Luis rientra però accusa un nuovo infortunio e chiude il suo campionato. Alla fine della stagione pensa di lasciare il calcio giocato ma l'avvicendamento sulla panchina dell'Inter e l'arrivo di Josè Mourinho, suo grande estimatore, convincono Figo a restare all'Inter un altro anno, dove pur non essendo più protagonista, si rende utile soprattutto nei minuti finali di alcune partite come quella casalinga contro il Chievo Verona. Il 16 maggio 2009, giorno della vittoria matematica dello scudetto da parte dell'Inter, Figo annuncia di voler ritirarsi dal calcio giocato, a meno di offerte da paesi fuori dall'Unione Europea. Giocherà l'ultima gara ufficiale della sua carriera domenica 31 maggio 2009 in Inter-Atalanta.
In Nazionale ha esordito il 12 ottobre 1991 contro il Lussemburgo; fino a settembre 2006 conta 127 presenze e 32 gol: è il calciatore portoghese che più volte ha vestito la maglia della nazionale.
Nell'Europeo 2004, disputato in casa, il Portogallo arrivò in finale, dove però perse con la Grecia.
Nel 2006 ha inoltre raggiunto il quarto posto ai Mondiali di Germania, disputando l'intera competizione da capitano.