INES TABUSSO
00venerdì 31 marzo 2006 23:56
LA REPUBBLICA
31 marzo 2006
Ancora scontro sul fisco e sull'attacco di Prodi: "La Cdl fa delinquenza politica".
Casini: "Il presidente non può intervenire tutti i giorni"
Berlusconi chiama in causa Ciampi
"Non può esimersi da un intervento"
ROMA - "Ora deve intervenire Ciampi". Si appella al presidente della Repubblica Silvio Berlusconi dopo che Romano Prodi, rispondendo a quella che chiama "la campagna di menzogne del centrodestra" sulla politica fiscale dell'Unione, ha accusato gli avversari di "delinquenza politica". Accusa ribadita anche oggi.
E alla quale il premier ha deciso di rispondere tirando in ballo il capo dello Stato. "Tremonti - ha detto il Cavaliere - si rivolgerà al Quirinale per chiedere il suo intervento perchè è inaccettabile che un competitor di un'altra parte politica possa accusare di delinquenza gli avversari". "Credo che il presidente della Repubblica non possa esimersi dall'intervenire in modo molto preciso e determinato", ha concluso il premier. Un ragionamento che non sembra però convincere Pierferdinando Casini. "Il presidente Ciampi ha già detto quello che pensa - spiega il leader dell'Udc - ha fatto un appello ad abbassare i toni. Si vede che Prodi non lo ha voluto ascoltare. E' chiaro che il presidente Ciampi non può intervenire tutti i giorni in campagna elettorale. Ha già detto quello che pensa in modo inequivoco e chiaro". Mentre Giulio Tremonti dice di non sapere nulla di visite al Quirinale. "Sto andando a Bergamo", rispondeva a chi gli chiedeva lumi sulla vicenda.
Intanto tutto il centrosinistra ha fatto scudo intorno a Prodi. Piero Fassino ha accusato la Cdl di usare "terrorismo e falsità" contro l'Unione, con Berlusconi intento a "diffondere solo paura tra gli elettori". Sulla stessa lunghezza d'onda anche Fausto Bertinotti, Emma Bonino, Clemente Mastella e Francesco Rutelli. In una serie di colloqui telefonici tra il Professore e gli altri leader si è convenuto sul fatto che era necessario "una spallata" a questo tipo di campagna elettorale, che stava costringendo l'Unione a rincorrere e rettificare quanto la Cdl le attribuirebbe.
E il centrodestra non ha alcuna intenzione di lasciar cadere il tema delle tasse. Oggi Berlusconi ha attribuito all'Unione l'intenzione di aumentare del 25% le contribuzioni dei lavoratori autonomi per pagare il taglio del cuneo fiscale, cioè quello che ieri Tremonti aveva attribuito al Professore e che aveva mandato su tutte le furie il Professore.
E anche gli altri esponenti della Cdl hanno continuato a battere sul medesimo tasto: "L'Unione alzerà le tasse", ha detto Roberto Calderoli; "proporranno una mega tassazione sul risparmio", ha rincarato Pier Ferdinando Casini; "Prodi aumenterà l'Ici sulla casa", gli ha fatto eco Lorenzo Cesa. E ignazio La Russa ha sarcasticamente definito Prodi "il signore delle tasse".
Berlusconi ha preannunciato ai suoi di avere in serbo "una sorpresa" per il duello tv di lunedì, mentre Prodi si è detto sicuro di poter chiarire una volta per tutte "le bufale della destra". Mentre chiuso nei suoi uffici di Piazza Santi Apostoli, il leader dell'Unione studia con i suoi più stretti collaboratori tutte le possibili mosse e contromosse, Berlusconi ha rinviato l'allenamento a domenica. Il suo portavoce Paolo Bonaiuti lo raggiungerà in Sardegna, e a Villa Certosa si faranno le simulazioni del faccia a faccia da Bruno Vespa. Lavoro che il premier proseguirà anche al ritorno a Roma lunedì.