Morgan Lost

Versione Completa   Stampa   Cerca   Utenti   Iscriviti     Condividi : FacebookTwitter
Pagine: [1], 2, 3
Carlo Maria
00mercoledì 7 ottobre 2015 12:01
A breve, arriverà nelle edicole la prossima serie Bonelli, creata da Claudio Chiaverotti.
So cosa pensate di quest'autore, ma sapete che a me è sempre stato simpatico, invece. [SM=x74930]

Ecco un'intervista all'autore:

Cosa aspettarci da Morgan Lost
jelem
00mercoledì 7 ottobre 2015 13:05
I primi tre li prendo, come al solito.
Però ammetto che mi attraggono poco atmosfera e tematiche, al netto di pregiudizi (che non ho) sull'autore.
Juan Galvez
00mercoledì 7 ottobre 2015 17:17
Not even to the dogs.

V.
rimatt1
00mercoledì 7 ottobre 2015 19:31
Ci sono buone prospettive di toccare livelli di trash mai visti in Bonelli, i primi numeri non me li perderò. :-)
dipintendo
00mercoledì 7 ottobre 2015 23:36
Re:
rimatt1, 07/10/2015 19:31:

Ci sono buone prospettive di toccare livelli di trash mai visti in Bonelli, i primi numeri non me li perderò. :-)




Speriamo :)! Io lo aspetto da due anni.
Mi prenoto per i primi cento numeri, sulla fiducia. ;)
E aspetto anche lo speciale su Brendon che dovrebbe uscire prossimamente. :)
Carlo Maria
00giovedì 8 ottobre 2015 01:56
Re:
rimatt1, 07/10/2015 19:31:

Ci sono buone prospettive di toccare livelli di trash mai visti in Bonelli, i primi numeri non me li perderò. :-)




Ringo, caro. Ringo. Prima di ironizzare su un autore che forse non sarà particolarmente dotato, ma che ha sempre cercato di fare il suo e che qualche spunto in passato lo ha anche regalato, rammenta sempre che dall'edicola c'è passata anche la serie Orfani e che ora campeggia fiero il suo seguito.
dipintendo
00giovedì 8 ottobre 2015 09:30
Ma Orfani non è un trash...è un mischione di roba che inevitabilmente finisce per diventare trash. :)
Le tavole che hanno mostrato sono uno spettacolo per gli occhi.
Spero anche qui, come per Brendon ci sia Maroto nello staff. Mi piaceva molto. ;)
rimatt1
00giovedì 8 ottobre 2015 10:56
Re: Re:
Carlo Maria, 10/8/2015 1:56 AM:


Ringo, caro. Ringo. Prima di ironizzare su un autore che forse non sarà particolarmente dotato, ma che ha sempre cercato di fare il suo e che qualche spunto in passato lo ha anche regalato, rammenta sempre che dall'edicola c'è passata anche la serie Orfani e che ora campeggia fiero il suo seguito.



Ahimè, non ho letto Ringo. [SM=x74996]

Comunque il Chiave mi è simpatico e ha passione, quindi prenderò i primi numeri di Morgan nella speranza di trovarci qualcosa di buono. Peraltro, quel che si vede nelle anteprime è tutto molto trash.
Juan Galvez
00giovedì 8 ottobre 2015 18:25
Non mi avrete: not even to the dogs.

V.
Carlo Maria
00venerdì 16 ottobre 2015 16:45
Ma è già uscito? Ieri Cajelli ha pubblicato un commento in cui ha dichiarato di averlo già letto e che ora aveva la scimmia e scalpitava in attesa del numero 2... era una copia in preview o è già presente nelle edicole?
Juan Galvez
00venerdì 16 ottobre 2015 17:29
Re:
Carlo Maria, 16/10/2015 16:45:

Ma è già uscito? Ieri Cajelli ha pubblicato un commento in cui ha dichiarato di averlo già letto e che ora aveva la scimmia e scalpitava in attesa del numero 2... era una copia in preview o è già presente nelle edicole?


Perché, hai la scimmia pure tu? [SM=x75013]

V.

Carlo Maria
00venerdì 16 ottobre 2015 19:20
Ecco il trailer!
dipintendo
00venerdì 16 ottobre 2015 19:33
Re: Re:
Juan Galvez, 16/10/2015 17:29:


Perché, hai la scimmia pure tu? [SM=x75013]

V.





La mia scalpita per leggere il numero uno [SM=x75005]
Carlo Maria
00venerdì 16 ottobre 2015 22:13
Yeah! Anch'io fra gli scimmiati, Vinnie! [SM=x74968]
Juan Galvez
00sabato 17 ottobre 2015 09:45
Re:
Carlo Maria, 16/10/2015 22:13:

Yeah! Anch'io fra gli scimmiati, Vinnie! [SM=x74968]



TSO! [SM=x75014]

v.
Carlo Maria
00mercoledì 21 ottobre 2015 15:38
Ho letto il numero 1!
Una premessa: la copertina non mi piace molto come impostazione, ma il disegno di De Tommaso è sicuramente potente e ad effetto. E anche la numero 2, presente in anteprima sulla quarta, sarà davvero notevole.
SPOILER
Quanto all'albo, non posso dire che mi sia piaciuto, ma l'ho letto con coinvolgimento lo stesso. La storia presenta i classici difetti della prosa chiaverottiana: scarso reale approfondimento psicologico (per quanto l'autore dissemini l'albo di riferimenti che dovrebbero sfaccettare il protagonista), una certa immaturità dei dialoghi, sovente semplicistici, un finale a sorpresa che dopo tante sue storie risulta scontato ai lettori. Tutto da buttare? No: secondo me il mondo distopico creato da Claudione Chiaverotti, è interessante e mostra, fra le altre, influenze sheckleyane (La settima vittima?). La storia presenta anche i punti di forza di quest'autore, le cui trame hanno sempre mostrato un'indubbia scorrevolezza, un senso del ritmo buono, un livello di coinvolgimento elevato. Laddove ritengo che Chiaverotti sia carente in fase di sceneggiatura, ho sempre invece pensato che fosse abile in fase di soggetto e che la sua "fantasia malata" creasse mondi attraenti e suggestivi. Infatti, per quanto diversi appassionati dylaniati non amino le sue storie, difficilmente non si ricordano i cattivi che ha creato: da Mana Cerace al Mostro del Tamigi, e persino i meno riusciti, provenienti dal albi brutti come la Mummia o il pazzo armato di trapano in Scritto con il sangue. Io il secondo numero lo prenderò ancora sicuramente: voglio vedere come va a finire la vicenda! [SM=x74927]
Juan Galvez
00mercoledì 21 ottobre 2015 18:10
Re:
Carlo Maria, 21/10/2015 15:38:

Ho letto il numero 1!
Una premessa: la copertina non mi piace molto come impostazione, ma il disegno di De Tommaso è sicuramente potente e ad effetto. E anche la numero 2, presente in anteprima sulla quarta, sarà davvero notevole.
SPOILER
Quanto all'albo, non posso dire che mi sia piaciuto, ma l'ho letto con coinvolgimento lo stesso. La storia presenta i classici difetti della prosa chiaverottiana: scarso reale approfondimento psicologico (per quanto l'autore dissemini l'albo di riferimenti che dovrebbero sfaccettare il protagonista), una certa immaturità dei dialoghi, sovente semplicistici, un finale a sorpresa che dopo tante sue storie risulta scontato ai lettori. Tutto da buttare? No: secondo me il mondo distopico creato da Claudione Chiaverotti, è interessante e mostra, fra le altre, influenze sheckleyane (La settima vittima?). La storia presenta anche i punti di forza di quest'autore, le cui trame hanno sempre mostrato un'indubbia scorrevolezza, un senso del ritmo buono, un livello di coinvolgimento elevato. Laddove ritengo che Chiaverotti sia carente in fase di sceneggiatura, ho sempre invece pensato che fosse abile in fase di soggetto e che la sua "fantasia malata" creasse mondi attraenti e suggestivi. Infatti, per quanto diversi appassionati dylaniati non amino le sue storie, difficilmente non si ricordano i cattivi che ha creato: da Mana Cerace al Mostro del Tamigi, e persino i meno riusciti, provenienti dal albi brutti come la Mummia o il pazzo armato di trapano in Scritto con il sangue. Io il secondo numero lo prenderò ancora sicuramente: voglio vedere come va a finire la vicenda! [SM=x74927]


In pratica: du' cojoni che nun finiscono più [SM=x75015] [SM=x75014] [SM=x75015]

V.

Juan Galvez
00domenica 25 ottobre 2015 14:32
Per motivi che non starò a dire l'ho comprato e letto.

E...

E insomma: sul versante grafico confermo che la scelta bicromatica fa venire il mal di testa, oltre a essere bislacca e un bel po' tamarra. Sarebbe un richiamo a quella cagata di Sin City? Oppure una variazione sul capolavoro "Noir" di K.W.Jeter? Quel che sia, un crudo e livido bianco e nero sarebbe stato molto più efficace e scabro, privo di inutili leziosità. Questo al netto del fatto che Morgan NON è daltonico, perché nessuno dei tipi esistenti di daltonismo è caratterizzato dalla visione dei colori che gli attribuisce Chiaverotti; se mai Morgan sarebbe affetto da una variante (inesistente, però) di acromatopsia. I disegni di Rubini, in sé, sono ottimi.

Ma veniamo al nostro valoroso Autore. Il ragazzo è cresciuto dalla sua ultima cosa che ho letto, e cioè Brendon n.3? Sicuramente sì, e parecchio. La cosa affascinante è che l'essere parecchio cresciuto non ha eliminato i suoi difetti. La sceneggiatura è tecnicamente pedestre, i dialoghi spesso - praticamente sempre - infantili o labilmente adolescenziali. Il soggetto mescola insieme e raffazzona fonti d'ispirazione le più eterogenee immaginabili in una sarabanda tanto cialtronesca quando seduttiva, tanto confusa e confusionaria quanto baroccamente sontuosa; dissemina, come in ogni ucronia degna di questo nome, millemila spunti possibili di analisi e critica sociale... senza sfruttarne neppure mezzo, come in ogni Fatherland di questo nome. Morgan è più fragile che bello e dannato, e sicuramente è un personaggio potenzialmente interessante; ciò che fa rabbrividire è la prospettiva che lo sviluppo e l'elaborazione del suddetto siano affidate a Chiaverotti. Lo scenario ucronico resta per ora molto sullo sfondo e coperto: la storia è cambiata perché Marlene Dietrich ha accoppato Hitler prima che si aprisse la totentanz della Seconda Guerra Mondiale? Ma già ci viene detto che Albert Einstein si è dedicato alla fantascienza invece che alla scienza, il che in un mondo che sarebbe tecnologicamente più
avanzato del nostro appare come un assurdo. Ma vabbe', chissà quando è avvenuta la divergenza, magari Evariste Galois è vissuto fino a tarda età e alla relatività ci era già arrivato Maxwell, e in fondo una sconclusionatezza invece di un'altra non cambia il risultato. E il risultato di questi dilettantismi, questi sfondoni, queste ingenuità, queste chiaverottate è valido. Perfino affascinante. Nulla a che vedere, per dire, con il pretenzioso fallimento di Adam
Wild. Se ci affidassimo a un freddo giudizio numerico, sarebbe insufficienza piena. Ma è un giudizio, quello numerico, che
omette tutto il fascino di un'opera così ricca di contraddizioni,
difetti, errori frammisti a lampi di bizzarria genialoide, di
ricchezza ispirativa, di desiderio di raccontare. Insomma, almeno il
secondo albo Chiaverotti merita che lo si compri; poi vedremo.

V.
rimatt1
00domenica 25 ottobre 2015 18:26
Yep, sono sostanzialmente d'accordo: i difetti ci sono, talmente evidenti che è quasi superfluo sottolinearli, ma ci sono anche un entusiasmo e una voglia di raccontare genuini. La lettura è un "piacere colpevole", ma pur sempre un piacere. :-P Il secondo lo compro anch'io (con Brendon mi ero fermato al numero 4, per la cronaca).
Juan Galvez
00domenica 25 ottobre 2015 18:27
Re:
rimatt1, 25/10/2015 18:26:

Yep, sono sostanzialmente d'accordo: i difetti ci sono, talmente evidenti che è quasi superfluo sottolinearli, ma ci sono anche un entusiasmo e una voglia di raccontare genuini. La lettura è un "piacere colpevole", ma pur sempre un piacere. :-P Il secondo lo compro anch'io (con Brendon mi ero fermato al numero 4, per la cronaca).

Io mi ero fermato al tre, ma Brendon era una cagata senza redenzione alcuna [SM=x74930]

V.


Carlo Maria
00domenica 25 ottobre 2015 20:32
Re:
Juan Galvez, 25/10/2015 14:32:

Per motivi che non starò a dire l'ho comprato e letto.

E...

E insomma: sul versante grafico confermo che la scelta bicromatica fa venire il mal di testa, oltre a essere bislacca e un bel po' tamarra. Sarebbe un richiamo a quella cagata di Sin City? Oppure una variazione sul capolavoro "Noir" di K.W.Jeter? Quel che sia, un crudo e livido bianco e nero sarebbe stato molto più efficace e scabro, privo di inutili leziosità. Questo al netto del fatto che Morgan NON è daltonico, perché nessuno dei tipi esistenti di daltonismo è caratterizzato dalla visione dei colori che gli attribuisce Chiaverotti; se mai Morgan sarebbe affetto da una variante (inesistente, però) di acromatopsia. I disegni di Rubini, in sé, sono ottimi.

Ma veniamo al nostro valoroso Autore. Il ragazzo è cresciuto dalla sua ultima cosa che ho letto, e cioè Brendon n.3? Sicuramente sì, e parecchio. La cosa affascinante è che l'essere parecchio cresciuto non ha eliminato i suoi difetti. La sceneggiatura è tecnicamente pedestre, i dialoghi spesso - praticamente sempre - infantili o labilmente adolescenziali. Il soggetto mescola insieme e raffazzona fonti d'ispirazione le più eterogenee immaginabili in una sarabanda tanto cialtronesca quando seduttiva, tanto confusa e confusionaria quanto baroccamente sontuosa; dissemina, come in ogni ucronia degna di questo nome, millemila spunti possibili di analisi e critica sociale... senza sfruttarne neppure mezzo, come in ogni Fatherland di questo nome. Morgan è più fragile che bello e dannato, e sicuramente è un personaggio potenzialmente interessante; ciò che fa rabbrividire è la prospettiva che lo sviluppo e l'elaborazione del suddetto siano affidate a Chiaverotti. Lo scenario ucronico resta per ora molto sullo sfondo e coperto: la storia è cambiata perché Marlene Dietrich ha accoppato Hitler prima che si aprisse la totentanz della Seconda Guerra Mondiale? Ma già ci viene detto che Albert Einstein si è dedicato alla fantascienza invece che alla scienza, il che in un mondo che sarebbe tecnologicamente più
avanzato del nostro appare come un assurdo. Ma vabbe', chissà quando è avvenuta la divergenza, magari Evariste Galois è vissuto fino a tarda età e alla relatività ci era già arrivato Maxwell, e in fondo una sconclusionatezza invece di un'altra non cambia il risultato. E il risultato di questi dilettantismi, questi sfondoni, queste ingenuità, queste chiaverottate è valido. Perfino affascinante. Nulla a che vedere, per dire, con il pretenzioso fallimento di Adam
Wild. Se ci affidassimo a un freddo giudizio numerico, sarebbe insufficienza piena. Ma è un giudizio, quello numerico, che
omette tutto il fascino di un'opera così ricca di contraddizioni,
difetti, errori frammisti a lampi di bizzarria genialoide, di
ricchezza ispirativa, di desiderio di raccontare. Insomma, almeno il
secondo albo Chiaverotti merita che lo si compri; poi vedremo.

V.




La sostanza mi pare che sia che questa volta concordi con me direi pressoché in toto. Chiaverotti mi è sempre stato simpatico, spero che il suo prodotto riceva consensi. [SM=x74930]

Juan Galvez
00domenica 25 ottobre 2015 20:43
Re: Re:
Carlo Maria, 25/10/2015 20:32:




La sostanza mi pare che sia che questa volta concordi con me direi pressoché in toto. Chiaverotti mi è sempre stato simpatico, spero che il suo prodotto riceva consensi. [SM=x74930]


Se continua così magari non avrà il mio consenso, però acquisterò gli albi.

V.


Sashimi
00domenica 25 ottobre 2015 20:59
E veniamo al Perduto Morgan... (sarà mica un riferimento al M.Castoldi dei disciolti Bluevertigo, ex genero di Dario Argento? :P)


Aldilà dell'insolita scelta cromatica e del discutibile concetto di "daltonismo", i disegni mi sono piaciuti: Rubini si è studiato bene un sacco di americani, a cominciare dal Batman di Bob Kane, Bill Finger, Jerry Robinson e Dick Sprang, per arrivare a Dave Gibbons e a tutta la linea ABC di Alan Moore.

Chiaverotti invece, malgrado i suoi 25 anni da professionista, pare soffrire di "sindrome della debuttante" e mette vagonate di carne al fuoco, e non contento aggiunge pure varie manciate di spezie: definzione dello scenario alternativo/distopico, trame e sottotrame a lunga e breve gittata, flashback, continui cambi di piano temporale, di punto di vista e di io narrante, film-nel-fumetto, cartone-nel-fumetto... la pietanza che sforna non è priva di un suo fascino (tutto ciò che è rosso è affascinante, non ricordo chi lo disse) però è una specie di fricandò che risulta difficile già solo da inforchettare e da masticare, non parliamo poi di digerire.

Prendiamo il cartone animato: che senso ha lo scialbo (non)finale? Narrato come è narrato il cortometraggio non vuol dire nulla, serve solo a "fare strano" riempiendo un paio di tavole con disegni caricaturali e ad arrivare ai titoli di coda dove sta l'informazione.

Insomma: c'è energia ,sì, ma caotica e poco governata.

Sash
rimatt1
00domenica 25 ottobre 2015 22:57
Re: Re:
Juan Galvez, 10/25/2015 6:27 PM:

Io mi ero fermato al tre, ma Brendon era una cagata senza redenzione alcuna [SM=x74930]

V.





Chiaro che sì: figurati che i primi quattro albi li regalai, pur di liberarmene. [SM=x74971]
dipintendo
00giovedì 29 ottobre 2015 13:30
Re: Re: Re:
rimatt1, 25/10/2015 22:57:



Chiaro che sì: figurati che i primi quattro albi li regalai, pur di liberarmene. [SM=x74971]




Tra i primi quattro ci sono lacrima di tenebra e la luna nera...due dei miei preferiti, magistralmente disegnati da due disegnatori bravissimi, Franzella e Rotundo. Come so fa a regalarli? :o
Carlo Maria
00giovedì 29 ottobre 2015 23:42
Re: Re: Re: Re:
dipintendo, 29/10/2015 13:30:




Tra i primi quattro ci sono lacrima di tenebra e la luna nera...due dei miei preferiti, magistralmente disegnati da due disegnatori bravissimi, Franzella e Rotundo. Come so fa a regalarli? :o



Io invece di Brendon arrivai fino al 6 o 7, ma presi anche il primo speciale e lo ricordo come decisamente buono. Una delle cose migliori di Chiaverotti che io abbia letto. [SM=x74927]
rimatt1
00venerdì 30 ottobre 2015 00:06
Re: Re: Re: Re:
dipintendo, 10/29/2015 1:30 PM:




Tra i primi quattro ci sono lacrima di tenebra e la luna nera...due dei miei preferiti, magistralmente disegnati da due disegnatori bravissimi, Franzella e Rotundo. Come so fa a regalarli? :o




L'unica cosa difficile è stato trovare qualcuno che se li volesse pigliare. [SM=x2114809]
dipintendo
00venerdì 30 ottobre 2015 00:30
[SM=x74948] :)
LucaL@
00domenica 1 novembre 2015 19:56
Nella bolgia di Lucca ho assistito alla conferenza stampa di Chiaverotti su Morgan Lost: è un personaggio simpaticissimo! Sulla scia della simpatia ho comprato il primo numero che, pur coi limiti del fumetto bonelliano, ho trovato abbastanza gradevole. Mi sa che qualche altro numero lo prendo.
Carlo Maria
00lunedì 2 novembre 2015 00:40
Re:
LucaL@, 01/11/2015 19:56:

Nella bolgia di Lucca ho assistito alla conferenza stampa di Chiaverotti su Morgan Lost: è un personaggio simpaticissimo!



Sì, lo è. [SM=x74930]
E questo gli ha sempre fatto guadagnare il mio favore: è una persona disponibilissima, mediamente gioviale, che ha un sacco di fisime, ma adora star tra la gente e conversa piacevolmente. Alla fine, nel mondo dei fumetti ammetto di aver trovato molti stronzi (soprattutto tra gli autori più rinomati, invero) e pochi esempi in contro tendenza, ma Claudio Chiaverotti è tra questi e ciò te lo fa apprezzare di più. [SM=x74927]

Questa è la versione 'lo-fi' del Forum Per visualizzare la versione completa clicca qui
Tutti gli orari sono GMT+01:00. Adesso sono le 21:51.
Copyright © 2000-2024 FFZ srl - www.freeforumzone.com