Opere d'arte, nuova banca dati.

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cane...sciolto
00giovedì 5 maggio 2005 22:04
Come dice il titolo... dall'inserto del giovedì 28 aprile, @lfa de "il sole 24ore"...

Opere d'arte rubate, una nuova banca dati.

Reply, società di consulenza, system integration e application management, si è aggiudicata una gara indetta dal Comando generale dell'arma dei carabinieri. Si tratta di un progetto che ha l'obiettivo di potenziare, grazie a un opportuno adeguamento tecnologico, il sistema informativo del comando "Carabinieri tutela patrimonio culturale". Sistema che ha lo scopo di facilitare i processi di investigazione e di pianificazione degli investimenti a salvaguardia delle opere d'arte.
Oltre trent'anni di storia. L'unità in questione trae la sua origine da quella nata, su proposta del ministero della Pubblica istruzione, il 3 maggio 1969. E, tenendo conto del fatto che l'Unesco raccomandò a tutti gli stati membri di istituire opportuni servizi di tutela del patrimonio artistico solo nel 1970, l'Italia è stato sicuramente il primo paese al mondo a prendere un' iniziativa del genere. Nel 1975 il nucleo, elevato nel frattempo a Comando di Corpo, transitava alle dipendenze funzionali del ministero per i Beni culturali. Altro anno fondamentale è stato il 1980 quando venne istituita la banca dati delle opere da ricercare. Attualmente l'organismo indagini di polizia giudiziaria, con il coordinamento della magistratura, per contrastare tutte le violazioni di legge in materia di patrimonio culturale. In particolare, quindi, si occupa di furti e ricettazione, danneggiamenti a monumenti e aree archeologhiche, esportazioni illegali, contraffazioni e alterazione di opere d'arte, commercio illegale. I risultati ottenuti sono sicuramente interessanti. Bastino queste cifre relative al 2003 (ultimo anno al proposito del quale si abbiano dati precisi): 54 persone arrestate , 807 deferite all'autorità giudiziaria, 15.936 opere d'arte recuperate, 1626 falsi sottoposti a sequestro, 10.586 reperti archeologici provenienti da scavi clandestini individuati. Queste cifre, però, sono molto variabili nel corso degli anni. Ad esempio, per dare un'idea, si potrà ricordare che i reperti archeologici recuperati sono stati 44.380 nel 2002 e, addirittura 102.350 l'anno precedente. E, sempre nel 2001, le opere d'arte false sequestrate hanno raggiunto la cifra di 142.258.
La banca dati. Attualmente l'archivio relativo alle opere da ricercare contiene dati relativi ad oltre un milione di opere d'arte rubate o trafugate. E, ovviamente, la gestione di un sistema del genere risulta estremamente complessa. Anche perchè il tutto può funzionare solo se l'accesso alle informazioni potrà essere sempre disponibile non solo ai Carabinieri, ma anche a tutte le Forze di Polizia e a diversi enti e ministeri italiani e stranieri. La gara vinta da Reply prevede l'introduzione di nuove tecnologie emergenti allo scopo di rendere più moderno l'intero sistema e migliorare i processi automatizzati che lo caratterizzano. In particolare al sistema si potrà accedere tramite i più diversi canali (anche via Web e telefonia mobile) e avrà elevati standard di flesssibilità e sicurezza. Oltre al potenziamento delle infrastrutture tecnologiche, seguito dal partner Bull, verrà riorganizzata la banca dati. Ciò avverrrà con nuove funzionalità di catalogazione e procedure avanzate per la ricerca delle opere d'arte, l'analisi investigativa e il posizionamento geografico....A cura di Benito Carobene.

[Modificato da cane...sciolto 05/05/2005 22.08]

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