QH - David Wigg svela il lato vulnerabile di Freddie Mercury e la solitudine che lo perseguitava

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DavBS
00mercoledì 23 febbraio 2011 17:42
come da titolo, presto un interessante articolo di David Wigg che parla di Freddie Mercury.

Ricordiamo che David Wigg era l'unico giornalista con cui freddie era disposto a parlare..

memorabili le interviste contenute nel boxone che trovate trascritte e tradotte su QH.

Ma ora concentriamoci sul nuovo articolo, disponibile fra poche ore.. [SM=g7990]
DavBS
00giovedì 24 febbraio 2011 11:26
David Wigg, giornalista inglese e soprattuto amico di Freddie Mercury, tanto da essere diventato l’unico con cui il cantante dei Queen era disposto a parlare e a raccontare il suo privato, ha recentemente risposto ad alcune domande sul Daily Mail, rivelando il lato più sensibile di Freddie e raccontando della solitudine che lo perseguitava. Ne è nato un monologo intenso ed emozionante, capace di riportare alla luce gli aspetti più umani di una rock star divenuta leggenda.

Finché vivo non dimenticherò mai il mio primo incontro con Freddie Mercury....


David Wigg svela Freddie Mercury...
emeraldbar
00giovedì 24 febbraio 2011 19:36
è possibile sapere dove trovare le traduzioni alle interviste del boxone? grazie
DavBS
00giovedì 24 febbraio 2011 21:57
Su queenheaven
furios86
00giovedì 24 febbraio 2011 22:28
ma come sarebbe sopravvissuto se avesse aspettato un anno?
Ma avrebbe sopportato tutto ciò?
The Millionaire
00giovedì 24 febbraio 2011 23:52
è chiaramente una frase ad effetto.

Almeno così l'ho interpretata io.
CosmosBeliever
00venerdì 25 febbraio 2011 00:13
Re:
furios86, 24/02/2011 22.28:

ma come sarebbe sopravvissuto se avesse aspettato un anno?
Ma avrebbe sopportato tutto ciò?




Non lo so , ma in effetti (essendomi occupata di volontariato nell'Aids proprio in quegli anni) i farmaci che c'erano allora erano potenti ma distruggevano tutte le difese, tipo il famoso AZT. Era uno dei primi farmaci che c'erano e diciamo che in molti nei primi anni '90 sono morti anche per gli effetti collaterali di questa "bomba", peggio della chemioterapia.
Poi le cose si sono assestate un pò,non è che siano cessate le morti ovviamente ma diminuite sì. Io conosco tuttora persone che si sono scoperte sieropositive in quegli anni ma non sono poi entrate in Aids conclamato come invece ci sono anche altri malati,già in Aids conclamato dal 1993-94, che sono tuttora vivi e la cui malattia non è progredita. Quindi qualcosa la medicina ha fatto, non ha guarito e non può guarire ma almeno in alcuni casi ha come congelato la malattia.
Quindi non so dire se Freddie sarebbe sopravvissuto ma forse se la malattia si fosse sviluppata qualche anno dopo forse qualche speranza c'era, ma non possiamo saperlo e purtroppo restano solo dubbi e ipotesi.
kenzo1981
00venerdì 25 febbraio 2011 10:20
Non sono assolutamente d'accordo con questa frase di David Wigg. La terapia non si è evoluta in un anno, è iniziata nel 1986, da inibitori della trascrittasi inversa si è passati a quelli delle Proteasi solo nel 1995, sono stati poi introdotti gli inibitori della fusione (2003) e gli antagonisti del CCR5. (Argomento della mia tesi in Farmacia). In sostanza, per rendere chiara l'idea...mentre prima si colpiva una nave da guerra con una fionda...oggi si colpisce la stessa nave con un cannone. Esistono moltissimi casi di pazienti Hiv+ dagli anni 80 ancora oggi vivi, lo stesso Magic Johnson (dichiarato hiv+ nel 1991) sospese la terapia con l'AZT, a causa degli effetti collaterali devastanti, che sparirono con l'interruzione del farmaco. Freddie è stato semplicemente molto sfortunato, per aver preso il virus in quegli anni, e per aver risposto malissimo alla terapia, che ne ha causato il decesso. A mio avviso non serviva aspettare qualche anno, "se non avesse proprio fatto quella terapia" avremmo festeggiato con lui i 40 anni dei QUEEN con 40 album studio e un mega concerto!
STEALIN'
00venerdì 25 febbraio 2011 12:39
A me risulta che scagliò un ferro da stiro contro lo specchio.
Vabbè, è lo stesso.
The Millionaire
00venerdì 25 febbraio 2011 14:34
Re:
kenzo1981, 25/02/2011 10.20:

Freddie è stato semplicemente molto sfortunato, per aver preso il virus in quegli anni, e per aver risposto malissimo alla terapia, che ne ha causato il decesso. A mio avviso non serviva aspettare qualche anno, "se non avesse proprio fatto quella terapia" avremmo festeggiato con lui i 40 anni dei QUEEN con 40 album studio e un mega concerto!




Addirittura?
emeraldbar
00venerdì 25 febbraio 2011 15:14
Re:
DavBS, 24/02/2011 21.57:

Su queenheaven





si.. questo l'avevo intuito [SM=g7990] ma in che sezione?
DavBS
00venerdì 25 febbraio 2011 15:17
Re: Re:
emeraldbar, 25/02/2011 15.14:





si.. questo l'avevo intuito [SM=g7990] ma in che sezione?




sezione interviste.. prova a usare anche il motore di ricerca..
xavier62
00venerdì 25 febbraio 2011 17:45
ma io molte cose di questa intervista gia' le avevo lette stralciate....

conferma comunque l'idea che mi ero fatta della persona,doppia in un certo senso,ma comunque estremamente vulnerabile e bisognosa di auto affermazione.
non so se un tipo del genere mi sarebbe poi stato tanto simpatico.....
ma rimarra' sempre nel mio cuore.
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