QH - Norman Sheffield: la versione del primo manager dei Queen

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lasthorizon
00lunedì 22 luglio 2013 17:45

Norman Sheffield è stato il primo manager dei Queen. Il rapporto con la band si deteriorò velocemente ed, alla fine, ognuno andò per la sua strada. I Queen non presero molto bene alcuni atteggiamenti del manager nei loro confronti, specialmente dal punto di vista economico, e Freddie Mercury in particolare manifestò il proprio astio nel confronti del manager nella canzone 'Death On Two Legs'.

Oggi, a distanza di quasi 40 anni, Norman Sheffield pubblica una biografia, intitolata con grande ironia, Life on two legs, nella quale promoette di raccontare ciò che avvenne con i Queen ed in una intervista dal Daily Mail riassume prevemente cosa successe in quegli anni.

Abbiamo quindi l'opportunità di conoscere il punto di vista di Sheffield, dopo che per molti anni abbiamo conosciuto solo quello dei Queen.

TROVATE TUTTO QUI:

LEGGI L'ARTICOLO


*****

Penso possa essere interessante dibattere l'argomento perché dalle parole di Sheffield trapelano almeno due considerazioni (di parte) che forse modificano parecchio la storia tramandata con Death On Two Legs. Le riassumo così:

1) il motivo principale della rottura con il manager fu l'insistenza di Freddie di guadagnare tutto e subito, senza rispettare limiti contrattuali ed esigenze gestionali del gruppo;

2) a distanza di anni i tre membri superstiti sembrano aver capito quantomeno che la figura di Sheffield non fu il male assoluto ma, anzi, un punto di partenza fondamentale.
DavBS
00lunedì 22 luglio 2013 17:53
Aggiungo che da quello che emerge, anche freddie Mercury, maturato, ebbe a seppellire l'ascia di guerra...

non lo sapremo mai, ma forse si sarà pentito di aver scritto un pezzo velenoso come death on two legs..
fred91dami
00martedì 23 luglio 2013 10:51
Re:


1) il motivo principale della rottura con il manager fu l'insistenza di Freddie di guadagnare tutto e subito, senza rispettare limiti contrattuali ed esigenze gestionali del gruppo;

Beh...non mi sento di dare torto a Freddie...In fondo loro stavano cominciando a vendere bene e non vedevano quanto giustamente dovuto.
Addirittura fare storie per il pagamento di una casa alla famiglia di John o di un pianoforte a coda per Freddie... mi sarei incazzato anche io.
Parliamoci chiaro: non sono santarelli i manager dei gruppi...altrimenti non arrivi a fare quel lavoro...ci vuole furbizia e anche cinismo. Loro erano giovani e si sentivano forti.
No...non mi sento di colpevolizzarli e poi Freddie, se non fosse stato cosi incazzato, non avrebbe scritto quella splendida canzone...



2) a distanza di anni i tre membri superstiti sembrano aver capito quantomeno che la figura di Sheffield non fu il male assoluto ma, anzi, un punto di partenza fondamentale.

A bocce ferme e pance piene... magari si. Anche lo stesso Freddie nel 1986 quando l'ha rincontrato è stato ...diciamo tranquillo.



lily rhye
00martedì 23 luglio 2013 12:00
A me questo articolo da l'impressione che Sheffield voglia, da solo, riabilitarsi la "memoria".
E' ,ovviamente, la sua versione dei fatti, e tanto stesso ovviamente, non poteva dire: "si, è tutto vero, Freddie quando ha scritto Death on two legs mi ha descritto perfettamente".
Per quanto riguarda Knebworth è probabile che Freddie incontrandolo lo abbia salutato, perchè avrebbe dovuto dopo tanti anni portare rancore ormai aveva già raggiunto tutti i traguardi che probabilmente si era prefissato e stesso discorso per la storia del Tribute, anche se mi sembra tantino smielata.
Leggendo questa storia sono convinta che, si Freddie sarà stato a dir poco incxxxato quando ha scritto DOTL,o proprio avvelenato, ma l'overgrown schoolboy, il misguided old mule è sempre lui, ancora in un modo o nell'altro, a già vedendo solo il titolo del libro, ha trovato nuovamente il modo di guadagnarci su.
lasthorizon
00martedì 23 luglio 2013 18:25
Potrò apparire "blasfemo" ma sinceramente la ricostruzione di Sheffield mi convince, soprattutto perché credo di conoscere Freddie, la sua megalomania, la sua esuberanza e anche il suo amore per il denaro. Niente di peccaminoso intendiamoci, ma credo che nelle parole dell'ex manager vi sia più di un fondo di verità. Del resto se fosse vero che Sheffield ha incassato all'epoca i guadagni della band, non vedo perché non sia seguita un'azione legale invece che un accordo che, tra l'altro, mi pare fece sborsare un bel pò di quattrini proprio alla EMI come buona uscita per Sheffield.
Credo anche che il manager abbia colto l'occasione di lucrare su una band giovane, inesperta sul fronte finanziario e in crescente successo. Quindi le colpe sono da entrambe le parti, come sempre in questi casi. Del resto se l'episodio del Tribute è autentico, c'è da credere che gli stessi Queen (e forse anche Freddie) abbiano nel tempo rivisto la loro posizione.
fred91dami
00mercoledì 24 luglio 2013 10:22
Re:
lasthorizon, 23/07/2013 18:25:

Potrò apparire "blasfemo" ma sinceramente la ricostruzione di Sheffield mi convince, soprattutto perché credo di conoscere Freddie, la sua megalomania, la sua esuberanza e anche il suo amore per il denaro. Niente di peccaminoso intendiamoci, ma credo che nelle parole dell'ex manager vi sia più di un fondo di verità. Del resto se fosse vero che Sheffield ha incassato all'epoca i guadagni della band, non vedo perché non sia seguita un'azione legale invece che un accordo che, tra l'altro, mi pare fece sborsare un bel pò di quattrini proprio alla EMI come buona uscita per Sheffield.
Credo anche che il manager abbia colto l'occasione di lucrare su una band giovane, inesperta sul fronte finanziario e in crescente successo. Quindi le colpe sono da entrambe le parti, come sempre in questi casi. Del resto se l'episodio del Tribute è autentico, c'è da credere che gli stessi Queen (e forse anche Freddie) abbiano nel tempo rivisto la loro posizione.




Intentare una causa legale avrebbe potuto causare un blocco dell'uscita dei dischi per chissà quanto tempo, quindi è stato meglio trovare un accordo (mi sembra che sia scritto anche nella biografia ufficiale).
Personalmente le figure dei manager non mi ispirano fiducia a prescindere... mi sembrano persone pronte a tutto...
Io non credo che gli incontri fatti a distanza di anni sia un ripensare o un pentirsi di quello che è stato fatto.
Con il tempo, i soldi e il successo ottenuto negli anni, unito alla maturità di persone che hanno conosciuto come funziona il mondo del business della musica, non vedo un comportamento di redenzione nei confronti di Sheffield.
Solo conoscevano di più come funziona ...
mrs.queen
00mercoledì 24 luglio 2013 16:33
Con il carattere di Freddie tutto può essere possibile,comunque vedremo se ci sarà qualche commento di Brian o Roger.
lasthorizon
00giovedì 25 luglio 2013 10:32
La risposta di Brian May.

Dalle pagine del suo sito ufficiale, Brian così commenta gli articoli apparsi in rete che riproducono il passaggio del libro di Sheffield:

"Ach ! Look ! Death on Two Legs revisited? Norman Sheffield tells his story. [MAIL ON SUNDAY 20/07/2013]

Well, these days everybody can have a go at rewriting history, to "put the record straight" from their point of view.

You folks out there will have to decide how much of this you believe. Me ? No comment !!!"

(Fonte: www.brianmay.com)
DavBS
00giovedì 25 luglio 2013 11:37
bah.... mettiamola cosi.

Mercury sputa veleno. i Queen pure.

Dopo mille anni Sheffield dice la sua... dice che freddie era particolarmente avido (cosa che non è poi cosi falsa) e che non ebbe la pazienza di aspettare..

ammette comunque qualche colpa sua e si dimostra concliante.

May replica dicendo che ognuno può decidere a cosa credere.
certo, dopo quello che hanno scritto i Queen, ammettere di aver esagerato sarebbe un autogol.

non mi aspettavo nulla di diverso..
Claudio78BR
00giovedì 25 luglio 2013 23:41
Re:
[POSTQUOTE][QUOTE:123013733=DavBS, 22/07/2013 17:53]Aggiungo che da quello che emerge, anche freddie Mercury, maturato, ebbe a seppellire l'ascia di guerra...

non lo sapremo mai, ma forse si sarà pentito di aver scritto un pezzo velenoso come death on two legs..[/QUOTE][/POSTQUOTE]


Ma negli anni '70 si divertiva non poco a cantare quella canzone :D
nowimhere
00venerdì 26 luglio 2013 02:03
onestamente della diatriba tra queen - sheffield mi interessa poco chi ne sia uscito vincitore.

ringrazio questa faida se ha portato a quel capolavoro di canzone, il resto sono affari privati fra di loro.

se si saranno chiariti nel corso degli anni, buon per loro, altrimenti amen.
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