Re:
Scritto da: imperatoreluca 09/05/2005 17.32
A Roma, nel passaggio dalla repubblica al principato, muta profondamente l'organizzazione del tempo e dello spazio. Le feste che nella città repubblicana appartenevano solo agli dei, ora appartengono anche al principe, così come i lutti che lo colpiscono sono vissuti come disgrazie pubbliche, condivise da tutti i cittadini. Allo stesso modo culti cittadini come quello di Vesta entrano nella casa dei principi mentre, con procedimento inverso, il culto dei suoi antenati si diffonde per tutta Roma. Anche lo spazio urbano viene ridisegnato intorno al principe e si modella un sistema di controllo sui ceti subalterni che mira a bonificare l'origine repubblicana della città e dei suoi quartieri, in funzione di un sogno di concordia sotto l'ala augustea.
Interessante, di fatto Fraschetti ha scritto un'opera divisa in due tomi, visto che "La Conversione" parla della città di Roma nel periodo tardoantico: evoluzione dello spazio urbano, dei rapporti con l'imperatore (che ormai dopo Massenzio non risiederà più in città), del culto, del tempo ecc. Per quanto riguarda il personaggio in questione, ovvero l'autore, io ahimé lo conosco,
visto ke mi sto laureando nella facoltà di Scienze Umanistiche dell'Università di Roma. X fortuna che l'esame di storia romana l'ho dato con un altro, Fraschetti è un pazzo misogino ubriacone
una volta ha bocciato *tutte* le ragazze e promosso un mio amico con 30 il quale, parole sue, non sapeva un tubo: gli ha anke detto "professore questo non lo so mi chieda altro"
Sempre nello stesso appello l'assistente è uscito a scusarsi con una ragazza x l'ingiustizia ke aveva subito. Fine del
non so perché l'ho riferito, sarà ke mi sta proprio antipatico.... Però i suoi libri mi piacciono, ma li fotocopio così non contribuirò all'arricchimento del pazzoide maschilista
Sayonara