Sono stati ritrovati in Cina manufatti in carta e seta eseguiti con la tecnica dello stencil risalenti al 3.000 a.C. Anche nelle chiese inglesi del XIII-XVI secolo sono ancora visibili decori eseguiti con questa tecnica e nell’Inghilterra dei Tudor molti decoratori usarono lo stencil sui muri bianchi e senza rivestimenti.
Con l’arrivo dalla Cina delle carte da parati, alla fine del XVII secolo il gruppo decorativo si indirizzò verso queste sofisticate tappezzerie e la tecnica dello stencil visse un momento di oblio: venne utilizzata soltanto in quelle zone in cui le carte da parati erano introvabili o molto costose, come in America. Questa è una delle ragioni per cui lo stencil si associa all’attività dei primi coloni americani, che provenendo dall’Europa portarono con sé questa tecnica.
I disegni si ispirarono ai motivi più tipici dei diversi paesi ed epoche. Gli olandesi dettero la preferenza a temi caratteristici come tulipani, foglie e cuori; gli americani a motivi della cultura indiana; in Europa ci si rifece ai decori dell’Epoca Vittoriana e del Secondo Impero (ghirlande di fiori e di frutta). Nel periodo Liberty e nell’Art Déco si utilizzò molto la tecnica della pittura a stampo e furono ripresi tutti quei motivi che ben si adattavano al nuovo gusto.
La semplicità d’esecuzione e l’enorme versatilità hanno poi allargato il consenso verso lo stencil, che è diventato una delle tecniche decorative ancora oggi più usate, anche in altri campi, come nel decoro country, in cui spesso viene ripetuto più volte lo stesso motivo.
Lo stencil può essere adoperato in modi diversi, ma comunque la difficoltà di esecuzione (a parte il tempo necessario per la lavorazione) è sempre la stessa, sia che si tratti di un piccolo oggetto, sia che si affronti una intera parete. Le decorazioni a stampo possono inoltre rendere più evidenti elementi architettonici esistenti, o mascherare irregolarità. Un soffitto troppo alto si può “abbassare” con una bordatura stampinata a 10 - 20 cm dal bordo; corridoi stretti e lunghi si “accorciano” con motivi che seguono le linee verticali; finestre e piccole nicchie insignificanti vengono messe in risalto con uno stencil adatto. E’ importante scegliere il disegno a seconda dell’ambiente: per esempio, per una stanza molto irregolare è meglio scegliere motivi aperti che distolgano l’attenzione dall’ambiente nel suo complesso; lungo una scala è meglio evitare linee oblique, perché è estremamente difficile dar loro la stessa pendenza della scala. Non è necessario fare cose complicate, anche un semplice disegno eseguito in un unico colore può essere impreziosito con piccoli tocchi di luce e ombra; essenziale è che i motivi scelti siano in armonia con l’ambiente in cui vanno a inserirsi. Si può copiare il disegno di una tenda e riportarlo come bordura sulle pareti della stanza o, al contrario, una decorazione già esistente nella stanza può essere ripresa per vivacizzare una tenda, una tovaglia o una trapunta.
Come primo lavoro è consigliabile scegliere un disegno molto semplice che si possa con facilità trasformare in uno stencil. Una volta ottenute le finestre e i ponti (le prime sono le parti traforate attraverso le quali passa il colore, i secondi gli spazi bianchi che separano le finestre) si procede alla battitura del colore, tenendo presente che il fondo deve essere stato prima trattato con idropittura bianca o colorata.
Tratto da “Enciclopedia delle Tecniche Decorative”, Arnoldo Mondadori Editore.