Da "Il Sole 24 Ore" di oggi:
"ROMA - I Comuni non ce l'hanno fatta: il Catasto resterà allo Stato ancora per un anno. Salvo ripensamenti dell'ultima ora, il Consiglio dei ministri di fine settimana varerà la proroga di un anno per l'assunzione delle funzioni catastali da parte dei municipi. È stata la legge Bassanini n. 59 del 1997 ad avviare questo processo. E anche se il termine, formalmente, era già trascorso (il 26 febbraio), mancavano ormai solo pochi dettagli al varo del decreto che, in attuazione di un successivo Dlgs (il n. 112 del '98), conteneva tutte le norme sul decentramento. Tra le ragioni del rinvio, sia le preoccupazioni dei sindacati sul trasferimento del personale, sia i timori dei proprietari immobiliari per le conseguenze sul Fisco. La revisione degli estimi, una delle funzioni da trasferire ai Comuni, avrebbe rischiato di provocare un aumento delle rendite e quindi di Ici e Irpef. Per l'Anci (l'associazione dei Comuni) il controllo delle funzioni catastali consentirebbe il recupero di almeno 354 milioni di Ici evasi ogni anno. Il decreto che ora sarà congelato prevedeva una gradualità nella gestione delle funzioni, in modo che i piccoli Comuni potessero scegliere di delegarle anche completamente al vecchio "padrone", l'agenzia del Territorio."
Io certe decisioni proprio non le capisco.