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ozymandias
00venerdì 16 giugno 2006 20:16
Sul numero di Skorpio oggi in edicola, gradita sorpresa:
torna la serie di Yann e Berthet con il primo dei due episodi inediti!
maurotop
00lunedì 19 giugno 2006 00:32
Re:

Scritto da: ozymandias 16/06/2006 20.16
Sul numero di Skorpio oggi in edicola, gradita sorpresa:
torna la serie di Yann e Berthet con il primo dei due episodi inediti!



Mi associo al "gradita", ma mi sembra che i volumi inediti siano 3:
Las Vegas 2001
Big Bunny 2001
Venine 2005

Con rispetto... [SM=x74927]
ozymandias
00lunedì 19 giugno 2006 19:05
toh!
intanto che aspettavamo ne è uscito un altro!
maurotop
00sabato 1 luglio 2006 15:14
Re:

Scritto da: ozymandias 19/06/2006 19.05
toh!
intanto che aspettavamo ne è uscito un altro!



...e inoltre, rispetto alla discussione effettuata altrove sul nudo maschile, è stato anche censurato!!!

Ma esiste un problema legale per cui i genitali femminili si possono mostrare mentre quelli maschili no?

[SM=x74919]
Cleofel
00mercoledì 12 luglio 2006 21:01
Re: Re:

Scritto da: maurotop 01/07/2006 15.14
...e inoltre, rispetto alla discussione effettuata altrove sul nudo maschile, è stato anche censurato!!!


A me sembra che le vignette di nudo di Bunny venissero dopo la prima parte pubblicata, e dovrebbero essere (se ci saranno) su SK in edicola domani: mi sbaglio? [SM=x74997]
ozymandias
00giovedì 13 luglio 2006 18:48
si riferiva al vignettone a pag.40 di SKORPIO 26.
le scene a cui ti riferisci tu, invece, non sono state censurate.

il contesto in effetti è profondamente diverso, e visto che trattasi di pubblicazione da edicola non vietata ai minori, direi che la scelta è abbastanza condivisibile.

una storia con tutto quel popò di roba al vento e dei personaggi storicamente esistiti trattati maluccio è già un miracolo che sia stata pubblicata.
Carlo Maria
00lunedì 25 settembre 2006 23:34
Preciso che ora seguo i settimanali per mezzo delle ristampe mensili, per cui sono indietro di un anno e mezzo.
Curiosando nel web francese è emerso che diverse serie, oltre a Pin Up hanno proseguito la loro strada. Utilizzo quindi il topic di ozy per citarne alcune e per proporne nuove.
Io mi ricordo per esempio Bloodline e Le gesta dei cavalieri dragoni. Di entrambe erano stati proposti 1, massimo 2 volumi, ora mi risulta che ne siano editi 4 del primo titolo e 5 del secondo.
C'era stato un periodo in cui avevano scoperto Ange e ne avevano pubblicato più titoli di fila (mi ricordo vagamente anche Tower).
Di Tramp era stato pubblicato il 7° volume?
L'8° di Gil Saint André?
Mi ispirano poi i titoli che non conosco di Leo:
Kenia (sembra di vedere Aldebaran)
e Dexter London


Cosa ne pensate?

[Modificato da Carlo Maria 25/09/2006 23.44]

Juan Galvez
00martedì 26 settembre 2006 08:00
Re:
Sono in un periodo di francofobia estrema, solo a vedere i disegni delle millanta serie tutte diversamente uguali e tutte ugualmente diverse che passano su Lanciostory mi viene l'orticaria. Ultimamente non riesco neppure a iniziarne la lettura: non ho letto neppure il Dracula di Hermann. Perché? A parte l'assoluta banalità da subito del 95% del materiale francese (o comunque à la francese), a parte il fatto che il 95% dei disegnatori accompagnano con la loro la banalità degli sceneggiatori, a parte questo c'é poi il fatto che da troppo tempo il 95% del 5% buono delle storie, arrivate verso il terzo, quarto episodio, svacca miseramente. Perché magari il suo autore aveva in testa uno, due racconti e gli altri glieli hanno fatti fare perché vendeva bene, e a quel punto chi glielo fa fare di impegnarsi visto che lo pagano? O semplicemente perché dopo un paio di episodi il personaggio non ha più nulla da dire (eutanasizzate Luna Rossa, per pietà: l'ultima storia era il trionfo della noia, della prevedibilità, del fatto che Carlos non aveva più nulla da dire con la ragazzina rossocrinita).

Sta di fatto che a parte un paio di cose (Betelgeuse, per dire) non aspetto e non mi aspetto più nulla.

Lo stesso per quello che arriva in fumetteria come cartonati; qui si aggiungono pure tutte le magagne dell'editoria italiana di settore.

V.
Takfir
00martedì 26 settembre 2006 13:38
Strano a dirsi da parte di uno che è stato sempre un fervente appassionato della bande dessinee ma sono perfettamente d'accordo con Vinc.
Per quel che riguarda LS e SK eravamo tutti consapevoli che con l'aumento esponenziale della quantità dei franco-belgi pubblicati la qualità ne avrebbe inevitabilmente risentito.
Però qui il problema mi pare esteso a molta parte della produzione francofona.
In edicola, in fumetteria, in libreria, ordinando opere non tradotte in Italia la sensazione è quella di un livellamento pauroso verso il basso.
Di una standardizzazione ormai irreversibile di generi e di svolgimenti narrativi.
E non vale neanche più la solita obiezione che " Le Case Editrici francesi hanno la necessità di mantenere un tot di serie con vendite numericamente importanti per poter proporre e supportare proposte più particolari ma con un minor mercato ".
Ormai di proposte particolari, originali e valide se ne vedono pochissime. Sia sotto il profilo delle storie che dei disegni.
E tra queste ancora meno hanno una diffusione minimamente decente.
Alla fine pare che nella patria della 9e Art, come nella nostra italietta, il fumetto popolare sia ormai un patetico scimmiottamento del cinema di cassetta o dei telefilm seriali.
Sashimi
00lunedì 2 ottobre 2006 17:13
Francofonia e francofilia
In una mailing list che frequento c'e' una vera e propria adorazione per le opere di Lewis Trondheim, Joan Sfar e i vari altri autori dell'Association, che svariano dall'intelligentemente popolare (Lapinot, La fortezza aka Le Donjon ) allo sperimentalismo estremo alla Raymond Queneau. Io ne ho letto pochissime, perche' in Italia s'e' visto quasi nulla, due o tre volumi malamente pubblicati e con successo pari a zero, ma e' roba che in Francia vende discretamente.

Ma e' non e' questo il punto: era solo per dire che i galli non hanno solamente il patinato e risaputo mainstream fanta/avventuroso che approda su LS,Skorpio e nei cartonati che arrivano in libreria, ma anche molto molto altro. E intendo proprio molto. La produzione francese e' realmente sterminata se paragonata a quella italiana nel numero e nella varieta' di opere e generi e sperimentazioni (non per numero di pagine, dove probabilmente stravinciamo noi - ma questo ahime' poco significa [SM=x74936] ).

La soluzione? Una sola anzi due: sapere il francese e ordinare in Francia (amazon.fr ad esempio) o percorrere le infinite vie della rete... [SM=x74881]

Sashimi
Juan Galvez
00lunedì 2 ottobre 2006 20:25
Franco quasi Underground
Trondheim mi piace molto, e di suo per fortuna si é visto molto. Mi piace anche nelle cose più leggere e disimpegnate, come la serie di Piccolo Babbo Natale, fiabe minime di scintillante intelligenza e gusto. Poi ci sono giochi raffinati come "Tre Strade", e altro.

Sfar mi piace a volte. Troppe sue cose, sotto l'apparenza impegnata rivelano una sostanza un po' troppo sottile. Quelle dichiaratamente leggere non reggono il confronto con Trondheim.

David B. mi piace proprio, invece. "Il Grande Male" é un'opera davvero potente, ma anche i suoi lavori più onirici sono molto interessanti.

Un mio pallino é Felix Chabouté, di cui la Kappa ha pubblicato diversi volumi, storie tra magia e realismo della provincia rurale profonda francese.

E poi? Poi di Blain é arrivato pochissimo, di Baudoin sostanzialmente nulla. Ah, c'é quello Stassen di cui Lizard ha pubblicato un paio di volumetti davvero niente male: un fumetto di confine tra il mainstream e l'Association, storie interessanti e ben raccontate.

Ma ovviamente da noi arriva ben poco di questo e soprattutto dell'altro che neppure conosciamo. Meglio la trecentosessantaseiesima ristampa di Blake&Mortimer, i sequel putrefatti di Blueberry, le muttate di ritorno, la noia di serie tutte uguali, che costano care ma trovano comunque quel migliaio di acquirenti.

V.
Carlo Maria
00lunedì 2 ottobre 2006 23:51
Mi pare che non abbiate citato Baru, che di chicche ne ha scritte e disegnate veramente diverse, arrivate anche in Italia con buone edizioni.
E poi io apprezzo molto quanto ho letto di Frederik Peeters, autore prima di Pillole blu, vero gioiellino delicato, e poi di Lupus (di cui è edita per ora solo la prima parte), splendido sfondo fantascientifico per una storia d'umanità, sentimenti e ricerca del proprio io.
Il suo tratto è particolareggiato ed insieme molto personale ma leggibilissimo, i suoi testi molto scorrevoli e spesso profondi e toccanti.
Anch'io poi adoro David B., anche se più per il tratto. Il grande male è molto duro da leggere e non lesina colpi allo stomaco.
Nella definizione "Scuola franco-belga", poi, possiamo comprendere autori e disegnatori di varie nazionalità, accomunati per diversi motivi. Anche Giardino e Frezzato potrebbero esser riconosciuti francesi più di quanto siano esponenti di scuola italiana.
E poi Bilal, di cui attendo a breve il capitolo finale dell'ultima trilogia.
Enzo, Sergione e l'Eura tutta attinge solo alla parte più commerciale, perchè abbisogna (mi pare ovvio) di riscontri di pubblico, però avrebbe bisogno solo di un poco di varietà in più perchè le possibilità ci sono.
Juan Galvez
00martedì 3 ottobre 2006 08:14
Re:

Scritto da: Carlo Maria 02/10/2006 23.51
Mi pare che non abbiate citato Baru, (...)

Non é che si debba fare un elenco completo. Baru, ma soprattutto Bilal sono, da un punto di vista formale, autori molto prossimi al mainstream (ho detto formale, Carle', non obiettarmi con QUELLO che scrivono: Baru é probabilmente il miglior autore francese).

V.
Takfir
00mercoledì 4 ottobre 2006 14:22
Tutti giusti quelli che avete detto.
E ancora di più, visto che è buona abitudine dei nostri cugini lettori transalpini rendere disponibili in rete i fumetti in formato digitale.
Ma in ogni scuola fumettistica c'è una nicchia di autori più originali, creativi o impegnati.
Quello che personalmente ho perso riguardo alle serie franco/belghe è la sensazione di qualità e di riconoscibilità generalizzata che avevo di fronte alle produzioni più popolari come a quelle maggiormente di elite.
Juan Galvez
00mercoledì 11 ottobre 2006 08:58
Re: Francofonia e francofilia

Scritto da: Sashimi 02/10/2006 17.13
In una mailing list che frequento c'e' una vera e propria adorazione per le opere di Lewis Trondheim, Joan Sfar e i vari altri autori dell'Association,
Sashimi

Appropo', da questo mese Trondheim é tornato su Linus.

V.
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